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Articolo 21 SINDACATO

#ControCorrente: impegno per la salvaguardia dell’Inpgi

Si è riunito per la prima volta il coordinamento di #ControCorrente, la casa dei giornalisti che intendono contribuire in modo positivo e concreto a un reale rinnovamento della professione, per far sì che il mondo dell’informazione sia strumento al servizio della democrazia nel rispetto dei valori della nostra Costituzione.

La difesa della libertà di informazione si pratica attraverso misure concrete di difesa del pluralismo, di contrasto alle querele temerarie, di vigilanza per sventare violenze e intimidazioni nei confronti di chi fa cronaca, ma anche con il rispetto della dignità del lavoro e la salvaguardia degli istituti di categoria creati e sostenuti grazie alla lungimiranza e al sacrificio di generazioni di giornalisti. #ControCorrente vuole essere punto di riferimento per chi ha a cuore l’affermazione di un progetto di riforma che, nel rispetto dei valori, sappia dare riconoscimento e dignità anche alle nuove forme attraverso cui oggi si sviluppa il giornalismo.

Il coordinamento di #ControCorrente ritiene necessaria una strategia unitaria di tutti gli enti di categoria per affrontare positivamente le emergenze che affliggono il mondo del giornalismo: dal futuro dell’Inpgi, alla riforma della professione, dalla piaga delle querele bavaglio agli interventi a sostegno del pluralismo dell’informazione. Per questo è indispensabile un gioco di squadra che non può essere pregiudicato da inopportune invasioni di campo. A ciascuno compete far fronte alle emergenze con senso di responsabilità. #ControCorrente ha il dovere di impegnarsi per continuare a garantire un gruppo dirigente saldo e responsabile alla guida dell’Inpgi, condizione fondamentale per poter assicurare la salvaguardia dell’istituto stesso.

Il coordinamento si sforzerà di dare sostanza e continuità a questo impegno e per questo convocherà nelle prossime settimane un’assemblea nazionale nella quale raccogliere idee e proposte e rilanciare il dibattito sul futuro del giornalismo a partire dalle idee e dai programmi di #ControCorrente.

(Fonte: Assostampa regionali)

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Formazione GRUPPI SINDACATO

Contrasto alla disinformazione, firmato protocollo tra FNSI e Università di Padova

L’alleanza fra l’Università di Padova, la seconda più antica d’Italia, e la Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, da oggi è realtà. Il magnifico rettore Rosario Rizzuto e il segretario generale Raffaele Lorusso hanno firmato, nella storica sede del Bo, il protocollo che dà avvio all’impegno condiviso di mettere in pratica un percorso formativo multidisciplinare per contrastare la disinformazione e le fake news. Come? Fornendo strumenti pratici a giornalisti e studenti, quindi ai cittadini, per costruire un pensiero critico che è la base sia per un buon giornalismo che per una cittadinanza consapevole, la quale può e deve pretendere di essere informata correttamente.

«Siamo l’università della libertà, assunto declinato anche nel nostro motto Universis Patavina Libertas – ha detto il professor Rizzuto – e per questo tesa sempre più ad aprirsi alla società in un’ottica di sostenibilità soprattutto culturale e di inclusione sociale per garantire a tutti il diritto allo studio, all’istruzione e di conseguenza all’informazione sancito dalla Costituzione. La stampa si prende il medesimo impegno e questo non può che farci piacere. La condivisione dei temi è sempre una crescita. Perché, come ricordo sempre, l’università deve essere ambiziosa ma non presuntuosa».

Parole sposate appieno anche da Lorusso, che ha ringraziato il Sindacato giornalisti Veneto per avere aperto la strada che ha condotto a questo accordo pilota in Italia e la stessa Università per la disponibilità da subito dimostrata. «Il laboratorio contro le fake news sarà strumento per arginare la deriva imposta dalla falsa credenza che l’iperconnettività possa fare a meno delle competenze,  quelle del giornalista, quelle del medico, quelle del docente, quelle dell’avvocato. Così si distrugge – ha sottolineato ancora Lorusso – il contesto democratico e la società solidale. L’uso distorto degli algoritmi che crea comunità chiuse e che crescono in un contesto autoreferenziale spesso su e con notizie false, alimenta il pregiudizio, l’odio, il rifiuto del confronto con chi la pensa in maniera diversa da te. Per questo è fondamentale insegnare a giornalisti e cittadini i meccanismi con cui le fake news si producono, si diffondono, attecchiscono. Riportare al centro l’articolo 21 della Costituzione non è solo tutelare la libertà di espressione ma anche dare seguito agli articoli 2 e 3 della stessa Carta: i diritti individuali e la pari dignità sociale».

La professoressa Laura Nota, delegata del rettore in materia di inclusione e disabilità, che si è spesa fin da subito per dare concretezza al progetto, ha ribadito l’importanza e la responsabilità di formare una coscienza critica: «Con questo protocollo, frutto del lavoro di molte persone, dentro e fuori l’Ateneo, si leva una nuova voce che coniuga la conoscenza scientifica e quella esperienziale.  Le azioni formative che verranno proposte saranno diverse, dal corso di Alta formazione con laboratori multidisciplinari, ai seminari».

«Questo è solo l’inizio, abbiamo raccolto la sfida ambiziosa, ora inizia la parte più difficile e anche più avvincente che sta nel coinvolgere gli attori principali cui ci rivolgiamo, appunto i giornalisti, ma anche i docenti che mettono a confronto le rispettive competenze-esperienze per una ricaduta concreta nella pratica quotidiana», ha concluso Monica Andolfatto, segretaria regionale di Sgv, che ha ricordato il contributo prezioso e sostanziale dato dai colleghi Enrico Ferri, Roberto Reale, Massimo Zennaro, con il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti.

Fonte: Fnsi; Sindacato dei giornalisti del Veneto)

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Lavoro SINDACATO

Concorso Rai, ecco le mdalità stabilite dall’accordo Rai-FNSI-Usigrai

Pubblichiamo di seguito il verbale d’accordo, firmato da Fnsi, Usigrai e Rai, con tutte le modalità per partecipare al nuovo concorso Rai. L’iniziativa è mirata all’assunzione di 90 giornalisti che siano già iscritti all’Ordine nell’elenco professionisti.

“In data 29 luglio 2019, si sono incontrate la RAI Radiotelevisione Italiana e l’Unione Sindacale dei Giornalisti RAI per dar seguito a quanto previsto con l’accordo del 13 marzo 2018 in tema di politiche attive, e, più in particolare, per definire criteri e modalità dell’iniziativa di selezione pubblica ivi prevista.

Al riguardo le Parti – nel ribadire che il reclutamento del personale giornalistico avviene, di norma, tramite procedure selettive, nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e pubblicità e che tale iniziativa è da inquadrarsi nell’ambito degli impegni e delle finalità assegnate alla RAI dalla Convenzione per la concessione del Servizio Pubblico e dal Contratto di Servizio 2018-2022 nonché nell’ambito degli obiettivi di rilancio e di investimento previsti dalle nuove configurazioni del Piano Industriale 2019/2021 – convengono quanto segue.

L’iniziativa in questione è finalizzata alla selezione di 90 giornalisti iscritti all’Albo dei Giornalisti – elenco professionisti alla data di scadenza del termine di presentazione delle candidature, da utilizzare in qualità di redattore con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato finalizzato, in caso di positivo inserimento in Azienda, alla successiva assunzione a tempo indeterminato, nell’ambito delle redazioni regionali indicate nell’allegato elenco.

Le sedi messe a bando sono state individuate sulla base delle esigenze d’organico stimate anche in relazione atta necessità di provvedere, nel quadro di un processo di mobilità interna definita dall’Azienda con le Testate interessate, alla sostituzione dei giornalisti da trasferire in sedi di lavoro diverse da quelle di attuale inquadramento.

Nella domanda il candidato dovrà specificare la regione o la provincia autonoma per la quale intende concorrere. Non è ammessa più di una candidatura.

La suddetta procedura selettiva si svilupperà nelle seguenti fasi.

I fase
La prima fase, che si svolge in forma anonima, si sostanzierà in un test scritto a risposta multipla (multiple choice) diretto a verificare il livello di conoscenze su tematiche attinenti la cultura generale e l’attualità (con riguardo all’ordinamento dello Stato, alle norme sulla stampa e sul sistema radiotelevisivo, alla tutela della privacy, alla deontologia, al contratto nazionale di lavoro giornalistico, al giornalismo radiotelevisivo e cross mediale), sulla specifica realtà territoriale per la quale si concorre e su nozioni di lingua inglese.

La fase si intende superata per i candidati che hanno ottenuto un punteggio uguale o superiore a 20 punti (sui 100 a disposizione) e che rappresentano i migliori classificati nelle graduatorie regionali secondo la ripartizione territoriale indicata nell’allegato (nel numero massimo pari a 3 volte il numero dei posti banditi su base regionale).

Tale punteggio non verrà considerato utile ai fini della formazione delle graduatorie regionali finali.

Il fase
La seconda fase avrà la seguente articolazione di prove:
– Redazione di un testo giornalistico con preassemblaggio delle immagini destinato alla TV su un argomento (a carattere regionale) scelto dalla Commissione (fino a 20 punti);
– Redazione di un testo giornalistico con preassembiaggio audio destinato alla Radio su un argomento (a carattere regionale), diverso dal precedente, scelto dalla Commissione (fino a 20 punti);
– organizzazione di un progetto cross mediale (fino a 20 punti);
– improvvisazione, in video, su un tema di attualità (su un argomento a scelta del candidato tra quelli proposti dalla Commissione, con supporto di flusso di immagini), lettura in video del testo per la TV, lettura del testo destinato alla Radio (fino a 20 punti);

III fase
La terza fase si articolerà secondo le seguenti prove:
– test e colloquio di valutazione della conoscenza della lingua inglese (fino a 6 punti); si specifica che anzichd la lingua inglese, per i candidati della Valle d’Aosta verrà valutata la lingua francese e per i candidati della Provincia Autonoma di Bolzano verrà valutata la lingua tedesca.
– colloquio conoscitivo e di orientamento, con valutazione anche del curriculum vitae (fino a 9 punti).

Al termine della suddetta procedura selettiva verranno stilate le graduatorie regionali, formate
tenendo conto del:
• punteggio ottenuto nella seconda fase (max 80pp): il punteggio ottenuto sarà considerato utile alla formazione della graduatoria finale solo se il candidato avrà ottenuto un punteggio minimo di 12/20 in ogni singola prova;
• punteggio ottenuto nella terza fase (max15pp);
• punteggio aggiuntivo derivante dal possesso dei titoli (fino a 5 punti).

La soglia minima di idoneità è fissata a 57/95 ottenuti dalla somma dei punti conseguiti in seconda fase e in terza fase.

Qualora più candidati risultino in posizione di ex aequo, viene data preferenza al candidato più giovane di età.

Risultano idonei vincitori i primi in graduatoria per ogni regione in ordine di punteggio, fino alla concorrenza delle posizioni disponibili come da elenco allegato.

Risultano idonei non vincitori i candidati che, avendo ottenuto un punteggio uguale o superiore alla soglia minima di idoneità (57/95), risultano nelle graduatone regionali in posizioni eccedenti rispetto al numero delle posizioni disponibili come da elenco allegato.

Risultano non idonei i candidati che non hanno raggiunto la soglia minima di idoneità.

In caso di rinunce o di esclusioni degli idonei vincitori ovvero di esigenze sopravvenute, si attingerà dalle predette graduatorie regionali secondo l’ordine di punteggio, ferma restando la soglia minima di idoneità sopra indicata.

L’eventuale assunzione con contratto subordinato a tempo determinato secondo le modalità suindicate sarà subordinata al mantenimento dei requisiti richiesti per la partecipazione all’iniziativa selettiva.

Successivamente all’inserimento presso la sede scelta all’atto della candidatura, il giornalista sarà tenuto alla permanenza in tale redazione per almeno 5 anni e, soltanto dopo tale termine, lo stesso potrà fare richiesta di trasferimento ad altra redazione regionale o Testata nazionale, fermo restando che tale richiesta non verrà presa in considerazione laddove non sia compatibile con le esigenze aziendali.

La Rai fa presente, inoltre, che la suddetta assunzione sarà condizionata alla rinuncia ad eventuali contenziosi pendenti con l’Azienda ovvero alla definizione di eventuali rapporti di lavoro a qualsiasi titolo instaurati con la medesima, mediante transazione in sede sindacale con espressa rinuncia da parte dell’interessato ad ogni pretesa nei confronti della Rai.

Le Parti si danno atto che il rifiuto della proposta di assunzione a termine determinerà l’esclusione dalla graduatoria finale, fatte salve le rinunce ad eventuali proposte di contratti a termine per la sostituzione di personale interno con diritto alla conservazione del posto di lavoro.

La graduatoria avrà validità per 2 anni dalla data di pubblicazione.

L’Azienda evidenzia la facoltà di procedere, in qualunque fase, alla revoca della procedura concorsuale in presenza di fondati motivi di pubblico interesse, che verranno indicati ed argomentati all’atto dell’eventuale provvedimento”.

REGIONE/ PROVINCIA POSTI A BANDO
AUTONOMA
Abruzzo 2
Basilicata 10
Bolzano (redazione di lingua italiana) 5 
Calabria 10
Campania 7
Friuli – Venezia Giulia (red. di lingua italiana) 3 
Liguria 5
Marche 5
Molise 7
Piemonte 2
Puglia 7
Sardegna 5
Sicilia 5
Trento 4
Umbria 4
Valle d’Aosta 9

TOTALE 90

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Lavoro SINDACATO

Lorusso (Fnsi): il nuovo Governo recepisca la direttive Ue sul diritto d’autore

  • di Raffaele Lorusso

Il recepimento e l’applicazione della direttiva europea sul diritto d’autore è urgente e imprescindibile anche in Italia perché attiene la tutela del lavoro, dei diritti e delle libertà. Non si tratta di mettere in discussione la libertà di accesso alla rete, ma di affermare il principio che chi utilizza il lavoro altrui, ricavandone profitti ingenti, deve essere obbligato a remunerarlo. Il lavoro giornalistico, come molte altre opere dell’ingegno, viene quotidianamente saccheggiato dai giganti della rete, che ricavano profitti sia con la raccolta pubblicitaria sia con il traffico dei dati, senza peraltro pagare le tasse in Italia. Un meccanismo infernale che sta mettendo in ginocchio le aziende editoriali, con riflessi fortemente negativi sul mercato del lavoro.


Finora il governo italiano, fra i più accesi oppositori della direttiva europea sul copyright, ha ignorato il problema. Non poteva essere diversamente, considerato il pregiudizio ideologico nei confronti dell’informazione e di tutti i corpi intermedi della società. Il tema è rimasto fuori dai cosiddetti Stati generali dell’editoria, convocati dal governo uscente, dove invece ha prevalso un’impostazione diretta a indebolire l’informazione professionale con tagli al fondo del pluralismo dell’informazione, colpire il lavoro regolare e moltiplicare i bavagli per i giornalisti, nel tentativo di abolire le domande e di cancellare il pensiero critico.


La FNSI chiede al nuovo governo, se nascerà, forte discontinuità. A cominciare dalla cancellazione dei tagli e dai bavagli. Al presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che ringraziamo per aver voluto fare insieme con la Fnsi la sua prima uscita pubblica sui temi dell’informazione, chiediamo di far sì che le istituzioni europee vigilino sul recepimento e sulla corretta applicazione della direttiva europea sul copyright e promuovano iniziative per richiamare gli Stati membri sul valore essenziale che riveste l’informazione per la tenuta delle istituzioni democratiche.

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Articolo 21 Giornalisti minacciati SINDACATO

Offese a Borrometi: Sindacato vicino a chi fa informazione

Il sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige ed Articolo 21 della regione esprimono sconcerto e preoccupazione per i gravi attacchi personali nei confronti del collega Paolo Borrometi, “reo” di aver portato alla luce, attraverso documentate e puntuali inchieste giornalistiche, gli scambi ed i rapporti della criminalità organizzata. Dopo le minacce, le aggressioni e gli attentati alla vita del collega, costretto oggi a vivere sotto scorta, assistiamo ad un crescendo di offese da parte di un iscritto all’Ordine e ingiurie che nulla hanno a che fare con la professione giornalistica. Riscontriamo, in articoli e post degli ultimi giorni, motivazioni e finalità estranee ai principi deontologici di garantire un’informazione corretta, improntata su una leale chiarezza espositiva e caratterizzata da un’esposizione in forma civile. Ci permettiamo di ricordare come, in nessun caso, l’aggressione verbale sia contemplata quale prassi giornalistica, né se diretta nei confronti di una persona, né qualora prenda in considerazione familiari. Una prassi del genere è piuttosto da attribuire ad un altro modo di ragionare, che nulla condivide con la nostra professione. Ci auguriamo che l’Ordine nazionale dei giornalisti prenda una posizione netta nei confronti dei responsabili. Facciamo nostro l’appello che il collega Paolo Borrometi si è trovato più volte a lanciare: non rimaniamo indifferenti di fronte a intimidazioni, attacchi e aggressioni che, prendendo di mira un collega per il proprio impegno, colpiscono tutti noi. Questa lotta – che è la lotta per la difesa dell’informazione libera – ci riguarda tutti!

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Lavoro SINDACATO

Nuove opportunità per giovani aspiranti giornalisti

C’è tempo fino al 15 luglio per presentare la propria candidatura al programma europeo Youth4Regions rivolto agli aspiranti giornalisti tra i 18 e i 30 anni. In palio una settimana a Bruxelles dove i giovani potranno seguire corsi di formazione e conoscere gli esperti del settore.

Il programma europeo Youth4Regions, promosso dalla Direzione generale Politica regionale e urbana della Commissione UE, intende accrescere la consapevolezza e l’informazione sulle politiche regionali dell’Unione, incoraggiando gli studenti di giornalismo e i giornalisti alle prime armi ad occuparsi dei progetti cofinanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo coesione (FC).

Possono partecipare al programma Youth4Regions i cittadini europei, o di un paese della politica di vicinato, che hanno tra i 18 e i 30 anni. I candidati dovranno dimostrare di avere un reale interesse per il giornalismo, attraverso le proprie esperienze lavorative e di studio, e non aver partecipato a precedenti edizioni del programma.

Per aderire all’edizione 2019 del programma è necessario inviare, entro le ore 17.00 del 15 luglio 2019, un breve articolo (400-1.000 caratteri) o un video di 2-3 minuti che illustri un progetto cofinanziato dal FESR o FC.

La Dg Politica regionale e urbana della Commissione UE selezionerà 33 candidati che avranno la possibilità di partecipare alla Settimana europea delle regioni, in programma a Bruxelles dal 6 all’11 ottobre 2019; le spese di viaggio e alloggio saranno coperte dalla Commissione europea.

Nel corso dell’EU Regions Week i giovani selezionati potranno seguire corsi di giornalismo sugli affari UE, visitare le istituzioni europee e beneficiare della mentorship di giornalisti già affermati. Inoltre, i partecipanti riceveranno un certificato che attesterà l’esperienza lavorativa svolta a Bruxelles, in qualità di giornalista, nell’ambito della Settimana europea delle regioni.

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SINDACATO

Assemblea Sjg, dalla crisi si esce assieme

Dalla crisi si esce tutti insieme, per il segretario regionale Rocco Cerone, unendo in uno sforzo coordinato tutti gli enti di categoria: Fnsi, Inpgi, Casagit, Fondo complementare ed Ordine, auspicando la concordia che da circa mezzo secolo caratterizza il lavoro della consulta regionale.

L’Inpgi sta lavorando intensamente per fare approvare dal Parlamento l’emendamento che possa mettere in sicurezza i conti dell’Istituto, con il passaggio di tredicimila comunicatori dall’Inps, ha sottolineato la presidente Marina Macelloni.

Nell’occasione presentata da Roberta De Maddi del Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania (Sugc) la Carta di Napoli (alla quale ha aderito anche la presidente Macelloni), sui diritti e doveri dei foto e video giornalisti e sul diritto d’autore, molto spesso saccheggiato dai social-network.

Sempre oggi a Bolzano si è svolto lo spoglio elettorale per il nuovo direttivo del gruppo regionale uffici stampa. Sono risultati eletti: Patrizia Belli, Silvia Fabbi, Alex Maier, Marco Perinelli, Paolo Milani.

Nell’occasione presentata da Roberta De Maddi del Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania (Sugc) la Carta di Napoli (alla quale ha aderito anche la presidente Macelloni), sui diritti e doveri dei foto e video giornalisti e sul diritto d’autore, molto spesso saccheggiato dai social-network.

Nell’occasione presentata da Roberta De Maddi del Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania (Sugc) la Carta di Napoli (alla quale ha aderito anche la presidente Macelloni), sui diritti e doveri dei foto e video giornalisti e sul diritto d’autore, molto spesso saccheggiato dai social-network.