Categorie
SINDACATO

Regione TAA, selezione pubblica per colleghi disoccupati

“Il Sindacato, l’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige ed Assostampa Trento auspicano una selezione pubblica per l’assunzione dei due giornalisti all’ufficio stampa del Consiglio Regionale, unico strumento in grado di garantire trasparenza e risposte ai numerosi disoccupati, frutto della crisi dell’editoria che sta interessando anche la nostra regione”. Lo affermano in una nota congiunta il segretario regionale Rocco Cerone ed i presidenti Mauro Keller e Patrizia Belli, esortando l’assemblea legislativa ad impegnare l’ufficio di presidenza ad indire un concorso pubblico che consideri come titolo preferenziale la disoccupazione. Ciò per dare una risposta anche ai tanti colleghi del quotidiano Trentino rimasti senza lavoro.

(Foto: LucasD, wikimedia)

Categorie
SINDACATO

Chiusura ferie estive – Schließung wegen Ferien

L’ufficio del Sindacato regionale dei giornalisti, dell’INPGI e della CASAGIT resterà chiuso per ferie da mercoledì 4 agosto a mercoledì 25 agosto 2021.  

Die Büros der Journalistengewerkschaft, des INPGI und der CASAGIT bleiben vom Mittwoch, 4. August bis Mittwoch, 25. August 2021 wegen Ferien geschlossen.

Categorie
SINDACATO

Ventaglio, Mattarella: ‘Proteggere libertà e pluralismo dei media’

Le parole del Capo dello Stato «rappresentano un richiamo per tutti», rilevano il segretario generale Lorusso e il presidente Giulietti. L’auspicio, incalzano, «è che al suo intervento possano seguire azioni concrete da parte di governo e Parlamento per tutelare la sicurezza dei giornalisti, governare la fase di transizione digitale, rilanciare il mercato del lavoro e garantire la previdenza».

Il «mondo dell’informazione», e «della carta stampata in particolare», ha «subito anch’esso le conseguenze della pandemia». Un «ripensamento di modello non può prescindere dalla riaffermazione dei fondamentali diritti di libertà che sono il perno della nostra Costituzione e della Ue. Prendo a prestito le parole della risoluzione che il Parlamento Ue ha dedicato alla relazione della Commissione sullo Stato di diritto, in cui viene definita centrale “la protezione della libertà e del pluralismo dei media” e “la sicurezza dei giornalisti”». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso alla cerimonia del Ventaglio ai giardini del Quirinale.

«Va assicurata –aggiunge il Capo dello Stato – la massima attenzione alla proposta annunciata dalla Commissione Europea di un provvedimento normativo per la libertà dei mezzi di espressione, così come l’annuncio della presentazione, il prossimo autunno, di una direttiva per la protezione dei giornalisti contro le azioni “bavaglio” dirette a far tacere, o a scoraggiare, le voci dei media». E ancora: «Alla cornice di sicurezza entro cui devono poter operare i giornalisti, in virtù della loro specifica funzione, si aggiunge l’esigenza di agire affinché il processo di ristrutturazione e di riorganizzazione del comparto industriale dei media non veda indebolirsi il loro contributo alla vita democratica del Paese», evidenzia Mattarella.

«Garantire rigore e autonomia significa prendere atto che ai giornalisti iscritti all’Ordine e, dunque, chiamati a svolgere un’attività racchiusa nell’ambito di specifiche regole deontologiche, vanno applicate quanto meno garanzie eguali alle categorie di lavoratori, a partire dall’ambito previdenziale, nel quale è ragionevole che valga, per la prestazione pensionistica, la garanzia pubblica assicurata a tutti i lavoratori dipendenti. Lo stesso criterio è bene che trovi applicazione in materia di ammortizzatori sociali», osserva inoltre.

«Le parole del presidente della Repubblica sul pluralismo dell’informazione e sulla necessità di proteggere il lavoro dei giornalisti rappresentano un richiamo per tutti», è il commento di Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi. «Al Capo dello Stato – proseguono – va il sentito ringraziamento della Federazione nazionale della Stampa italiana perché, come già in altre occasioni nel corso del suo mandato, ha sottolineato il ruolo fondamentale della stampa, evidenziando la necessità di garantirne rigore e autonomia, non soltanto con il rispetto delle regole deontologiche, sempre più spesso calpestate con la certezza dell’impunità, ma anche attraverso specifiche garanzie per il lavoro e per la previdenza».

L’auspicio dei vertici del sindacato «è che all’intervento del presidente della Repubblica possano seguire azioni concrete sia da parte del Parlamento, dove da tempo giacciono proposte di legge per difendere la libertà e l’autonomia dei giornalisti, sia da parte del governo. I richiami del Quirinale, uniti a quelli della Commissione europea nel rapporto sullo Stato di diritto, rendono, infatti, ineludibile, nell’ambito delle azioni per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’apertura di un tavolo per una riforma organica del mondo dell’informazione e del settore editoriale, necessaria – concludono Lorusso e Giulietti – per governare la fase di transizione digitale, rilanciare il mercato del lavoro e garantire la previdenza».

Al centro dell’intervento del presidente Mattarella anche la scuola, con l’esigenza di «tornare a una vita scolastica ordinata e colmare le lacune che si sono formate», il rapporto con l’Europa, il programma Next Generation e il Pnrr, con «gli interventi e le riforme programmate» che «devono adesso diventare realtà», e, naturalmente, il Covid-19, i vaccini e le polemiche sul green pass che stanno caratterizzando gli ultimi giorni. «La libertà è condizione irrinunziabile, ma chi limita oggi la nostra libertà è il virus non gli strumenti e le regole per sconfiggerlo», scandisce. Così come «importante e significativo – prosegue – è stato l’intervento della Corte Costituzionale. Confido che il Parlamento saprà completare il necessario percorso di riforma, assicurando che non si possa mettere il bavaglio alla ricerca della verità e sapendo bilanciare correttamente questo valore con la tutela della reputazione e della dignità delle persone».

Infine un «appello» alla categoria. «Nel giornalismo affiora, talvolta, l’assioma che un’affermazione non smentita va intesa come confermata», dice il Capo dello Stato. «Ad esempio, vista la diffusa abitudine di trincerarsi fantasiosamente dietro il Quirinale quando si vuole opporre un rifiuto o di evocarlo quando si avanza qualche richiesta, il Presidente della Repubblica sarebbe costretto a un esercizio davvero arduo e preminente: smentire tutte le fake news, fabbricate, sovente, con esercizi particolarmente acrobatici. Faccio appello – conclude – alla professionalità dei giornalisti e alla loro etica professionale».

(Fonte: FNSI)

Categorie
Formazione GRUPPI SINDACATO

‘Verità, inclusione, fake news’, ultimi giorni per iscriversi al corso di alta formazione per giornalisti

C’è tempo fino al 10 marzo 2021 per iscriversi al corso di alta formazione sul tema ‘Raccontare la verità – Come informare promuovendo una società inclusiva e combattere le fake news’, organizzato web dall’Università degli studi di Padova in collaborazione con Federazione nazionale della Stampa italiana, Sindacato giornalisti Veneto e associazione Articolo 21. (Qui il link all’avviso di selezione pubblicato sul sito web dell’ateneo).

Il corso, rivolto ai giornalisti e a chi opera nell’ambito della comunicazione, è frutto dell’alleanza fra il mondo della ricerca e il mondo dell’informazione sancita dal Protocollo sottoscritto dal rettore dell’Università, Rosario Rizzuto e dal segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso a ottobre 2019. Nell’iniziativa sono coinvolti anche il Sindacato Giornalisti Trentino, l’Ordine dei giornalisti del Veneto e l’Inpgi.

Sono previste dieci lezioni online, ogni 15 giorni, il sabato dalle 9 alle 13 e qualche venerdì dalle 14.30 alle 18.30, al termine delle quali verrà rilasciato un diploma universitario. A tenere le lezioni saranno coloro che studiano l’informazione e coloro che l’informazione la fanno, vale a dire docenti universitari di facoltà umanistiche e scientifiche e giornalisti esperti.

La quota di iscrizione è stata fissata in 500 euro. È previsto uno sconto ai primi venti giornalisti non dipendenti under 45 che formalizzano la propria adesione e la cui richiesta sarà accettata.

PER APPROFONDIRE
Tutte le informazioni utili e il form da compilare per richiedere l’iscrizione sono disponibili sul sito web del Sindacato giornalisti Veneto.

Categorie
SINDACATO

Iscrizione al Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige Südtirol (Mitgliedschaft 2021)

Care colleghe, cari colleghi, 

Nonostante la pandemia che ha caratterizzato la prima e la seconda parte del 2020, l’attività sindacale è addirittura aumentata, con numerose vertenze e trattative sindacali e legali che hanno visto impegnato il gruppo dirigente del sindacato con il supporto del dipartimento sindacale e legale della FNSI con la consulenza degli avvocati Bruno Del Vecchio di Roma e Simona D’Arpino di Trento. Vale la pena di ricordare che Sindacato dei Giornalisti del Trentino Alto Adige (primo in Italia) ha firmato il contratto giornalistico con la Provincia Autonoma di Trento per l’applicazione dal 2021 del contratto giornalistico della P.A. presso l’ufficio stampa della giunta provinciale ed enti collegati nonché per il consiglio provinciale. Analoga trattativa è in corso con la Provincia Autonoma di Bolzano, che dovrebbe arrivare a maturazione nel corso del 2021. Sindacato dei giornalisti che è stato molto impegnato a fianco dei colleghi dell’Alto Adige, del Trentino e dell’Adige, che li ha visti protagonisti della recente fusione delle due società editrici SETA in SIE, e dei colleghi delle storiche emittenti di Bolzano Video33/SDF, che recentemente hanno cambiato proprietà.

Nonostante le restrizioni causate dal coronavirus, abbiamo cercato di dare risposte a tutte le colleghe e ai colleghi che si sono rivolte/i  agli uffici del sindacato dei giornalisti. Senza contare l’attività di rappresentanza e di collegamento in giunta e consiglio nazionale della Fnsi e negli altri organismi di categoria, che è continuata da remoto.

Da sottolineare inoltre il grande lavoro svolto come ufficio di corrispondenza della CASAGIT e poi dell’INPGI e del Fondo Complementare dalle nostre insostituibili segretarie.

Un cenno all’attività di lobbying sul governo e sul parlamento che la FNSI d’intesa con le associazioni regionali di stampa e l’INPGI stanno realizzando per continuare ad assicurare autonomia ed un futuro all’istituto di previdenza, pur in una situazione che si conferma molto preoccupante del mercato del lavoro giornalistico, aggravato anche dalle conseguenze della pandemia.

Con il tesoriere Heinrich Pernter, altra colonna del sindacato dei giornalisti, che continua a garantire serietà e correttezza del buon andamento dei conti, abbiamo ritenuto utile brevemente riepilogare che il contributo che vi viene chiesto è indirizzato a continuare ad offrire servizi a favore dei colleghi che hanno un costo. A questo riguardo, ricordiamo la disdetta del salone al piano terra in via dei Vanga che ci consente un risparmio (tra affitto ed utenze) di circa quindicimila euro all’anno. Risparmio indispensabile per consentire di concentrarci sui servizi essenziali per le/i colleghe/i.

Nell’augurare  dunque a tutti voi un buon inizio d’anno, vi ricordiamo che il 31 gennaio 2021 scade il termine per il rinnovo dell’iscrizione al sindacato regionale.  

Tutte le quote d’iscrizione restano invariate:

65 € per i professionali e i freelance; 50 € per i collaboratori.

Restano confermate le agevolazioni per i nuovi iscritti praticanti e collaboratori. All’atto della prima iscrizione, per il primo anno, i praticanti non dovranno, quindi, versare la quota annuale, ma solo la quota di servizio dello 0,30%. La quota annuale verrà versata dai praticanti nuovi iscritti solamente a partire dal secondo anno. 

Per i giornalisti collaboratori nuovi iscritti, la quota annuale versata all’atto dell’iscrizione avrà valore per i primi due anni di iscrizione.

 Un riepilogo delle quote 2021:

  • Professionali: quota di servizio dello 0,30% più quota annuale di 65 €.
  • Pensionati: solo quota di servizio dello 0,30%.
  • Freelance (professionali cui non può essere applicata la quota dello 0,30%): quota fissa di 65 €.
  • Collaboratori: quota annuale di 50 €.

La quota può essere versata esclusivamente con bonifico bancario sul c/c presso la Cassa di Risparmio di Bolzano, Agenzia 2, Corso Libertà 84, IBAN: IT95 O 060 4511 6020 0000 0238 000.

Il tesoriere
Heinrich Pernter​ 

Il segretario regionale
Rocco Cerone

Tutta la documentazione necessaria all’iscrizione è scaricabile alla pagina: Iscriversi / Wie wird man Gewerkschaftsmitglied?


Liebe Kolleginnen, liebe Kollegen,  

die Gewerkschaftsarbeit hat trotz Pandemie zugenommen. Die Führung der regionalen Gewerkschaft hat im abgelaufenen Jahr zahlreiche Verhandlungen geführt und ist zu vielen Streitfällen gerufen worden. Unterstützt wurde sie dabei von der Rechtsabteilung der FNSI und von den Anwälten Bruno Del Vecchio und Simona D’Arpino. 

Denkwürdig ist, dass die Journalistengewerkschaft Trentino Südtirol als erste Gewerkschaftsorganisation in Italien einen Arbeitsvertrag für Journalisten in der öffentlichen Verwaltung im Trentino für das Jahr 2021 unterzeichnet hat. Dieser Vertrag gilt im Presseamt der Trentiner Landesregierung und den dazugehörigen Ämtern sowie im Trentiner Landtag. Ähnliche Verhandlungen gibt es auch in Bozen, die im Laufe des Jahres 2021 abgeschlossen werden dürften. 

Die Gewerkschaft hat auch die Kollegen des Alto Adige, des Trentino und des Adige begleitet. Die Gesellschaften, die diese Zeitungen herausgeben, sind fusioniert, indem die SETA in der SIE aufging. 

Begleitet wurden auch die Kollegen der historischen TV-Sender Video33/SDF, deren Besitzer gewechselt hat. 

Trotz der Einschränkungen, die die Coronaregeln der Arbeit auferlegt haben, haben wir versucht, alle Anliegen der Kolleginnen und Kollegen zu befriedigen, die sich an das Gewerkschaftsbüro gewandt haben. 

Wir haben weiters die Verbindung zum Vorstand der Journalistengewerkschaft in Rom gehalten sowie mit dem Nationalrat, auch mit Hilfe elektronischer Medien, sowie mit den Einrichtungen unserer Berufsgruppe. 

Hervorheben möchte ich die großartige Arbeit unserer unersetzbaren Sekretärinnen im Korrespondenzbüro für die Casagit, das INPGI und den Zusatzrentenfonds.  

Schließlich möchte ich euch noch über die Lobbyarbeit der FNSI informieren, die auf Regierung und Parlament gemeinsam mit dem INPGI Druck macht, damit unsere Rentenversicherungsanstalt auch weiterhin besteht und ihre Aufgabe auf unabhängige Weise ausführen kann. Die Lage des INPGI ist jedoch besorgniserregend und die Pandemie verschlimmert sie weiter. 

Gemeinsam mit Schatzmeister Heinrich Pernter, einer wichtigen Stütze der Gewerkschaft, der dafür sorgt, dass die Bilanz der Gewerkschaft stimmt, wollte ich euch zeigen, dass euer Beitrag dazu dient, euch Dienste anzubieten, die nutzen, aber auch etwas kosten. 

Um Kosten zu sparen, haben wir den Mietvertrag für den Saal im Erdgeschoß in der Wangergasse gekündigt. Dadurch sparen wir etwa 15.000 Euro pro Jahr an Miete und Betriebskosten. Dieses Geld steht nun für die Arbeit im Dienst an den Kolleginnen und Kollegen zur Verfügung. 

Ich wünsche euch einen guten Jahresbeginn und erinnere euch, dass die Frist für die Verlängerung der Mitgliedschaft in der regionalen Journalistengewerkschaft am 31. Jänner endet. 

Die Mitgliedsbeiträge bleiben unverändert: 

65 € für die Berufsjournalisten und die Freelance ; 50 € für die Mitarbeiter 

Für die neuen Praktikanten und Mitarbeiter gibt es Ermäßigungen. Praktikanten müssen im ersten Jahr nur den Dienstleistungsbetrag von 0,30 % bezahlen. Der jährliche Mitgliedsbeitrag wird erst ab dem zweiten Jahr fällig. Für die Mitarbeiter deckt der Mitgliedsbeitrag für das erste Jahr auch das zweite ab. 

Übersicht über die Gewerkschaftsbeiträge 2021: 

  • Berufsjournalisten: Dienstleistungsbeitrag von 0,30 % und Jahresbeitrag von 65 €
  • Pensionisten: nur Dienstleistungsbeitrag von 0,30 %
  • Freelancer (Berufsjournalisten, denen der Dienstleistungsbeitrag nicht berechnet werden kann): Mitgliedsbeitrag von 65 €.
  • Mitarbeiter: Jahresbeitrag von 50 €

Der Mitgliedsbeitrag kann nur auf das Konto der Sparkasse, Agentur 2, Freiheitsstraße 84, bezahlen werden. IBAN: IT95 O 060 4511 6020 0000 0238 000

Der Schatzmeister
Heinrich Pernter

Der Regionalsekretär
Rocco Cerone


Categorie
SINDACATO

Chiusura ‘Trentino’, l’assemblea dei giornalisti boccia all’unanimità il piano dell’azienda

«Sulla chiusura del giornale Trentino, richiesta unilaterale dell’azienda di cassa integrazione biennale a zero ore per i 19 giornalisti del quotidiano. L’assemblea dei giornalisti ha infatti bocciato all’unanimità il piano dell’azienda che prevedeva le dimissioni volontarie di 6 persone, per potere poi essere riassunte daccapo, perdendo anzianità aziendale ed istituti contrattuali precedenti, a Medialpi e Radio Dolomiti. Mentre altri 3 sarebbero transitati al sito web». Lo rende noto un comunicato del Comitato di redazione, d’intesa con Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige e Fnsi.

«Gli elementi maggiormente critici – spiega il Cdr – erano il lavoro pubblicitario redazionale da svolgere nella concessionaria pubblicitaria, vietato dalla legge ordinistica, e dalla rinuncia al contratto giornalistico Fnsi-Fieg della carta stampata maturato per quello delle radio e tv locali Fnsi Aeranti e Corallo».

Il Cdr, incalzano i giornalisti, «ha rilevato una chiusura totale da parte dell’azienda che non ha concesso nulla per quanto riguarda gli incentivi all’esodo e non ha fatto alcun passo in avanti per prevedere percorsi di rientro dei giornalisti messi in cassa integrazione in posizioni soddisfacenti all’interno del gruppo».

Sindacato regionale dei giornalisti e Federazione nazionale della Stampa italiana hanno messo a verbale la loro contrarietà «per il venire meno del rapporto fiduciario incrinato dal disatteso accordo sindacale del 18 novembre 2020 sulla fusione per incorporazione, nel quale l’azienda si impegnava a non dichiarare ulteriori esuberi oltre a quelli già richiesti con i contratti di solidarietà».

Categorie
SINDACATO

Chiusura ‘Trentino’, Lorusso: “Non c’è rilancio del Paese senza informazione di qualità”

Partecipando al direttivo del sindacato regionale aperto ai redattori e ai collaboratori del quotidiano, il segretario Fnsi ha auspicato l’intervento delle istituzioni, locali e nazionali, augurando di poter «riportare la discussione sui binari di un confronto costruttivo». Cerone (Sjg): «Faremo presente al Servizio lavoro della Provincia il mancato rispetto della dignità dei lavoratori».

«Ferma restando la libertà imprenditoriale dell’editore del ‘Trentino’, posta la specificità di un gruppo che controlla la quasi totalità dell’informazione locale, ci si aspetterebbero flessibilità e disponibilità nel riassorbimento dei lavoratori, nella ricollocazione all’interno del gruppo e nell’incentivazione all’esodo. A queste richieste di buon senso, avanzate da Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige e Federazione nazionale della Stampa italiana, l’editore si è chiuso a riccio, anzi, ha eretto un muro, dimostrandosi disinteressato al futuro dei lavoratori». Lo ha detto il segretario generale della FNSI, Raffaele Lorusso, intervenendo a Trento a un incontro del direttivo del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige aperto all’assemblea dei redattori del ‘Trentino’ e ai collaboratori strategici della testata.

«Questo tipo di impostazione è inaccettabile, anche perché l’editore percepisce risorse pubbliche cospicue, pari a sei milioni lo scorso anno, sia pure per una testata diversa dal Trentino. Non si può pensare di drenare così tante risorse pubbliche disinteressandosi delle ricadute sociali, occupazionali e sul pluralismo dell’informazione di queste operazioni», ha proseguito Lorusso, per il quale «l’azione dell’editore, oltre a non essere condivisibile nella sostanza, per la chiusura di una testata che cancella un pezzo di storia al territorio, è inaccettabile anche nella forma, perché non si può pensare di chiudere una testata in 24 ore. Se questo modello fosse stato adottato in tutto il Paese, ora parleremmo di carneficina sociale», ha aggiunto.

«Io – ha infine precisato il segretario Fnsi – spero che di questi temi si facciano carico non solo la comunità locale e i lettori, ma anche chi rappresenta il territorio, il sindaco, il presidente della Provincia di Trento fino al governo che arriverà nelle prossime ore. Ci auguriamo di riportare la discussione sui binari di un confronto costruttivo, perché è in gioco il pluralismo dell’informazione e il diritto dei cittadini ad essere informati. Temi che non riguardano soltanto il Trentino-Alto Adige, ma tutto il Paese e dei quali dovrà farsi carico il nuovo governo. Il rilancio del Paese non può prescindere da un’informazione plurale e di qualità, che metta al centro la dignità del lavoro e delle persone, sempre più calpestata da una precarietà inaccettabile».

A moderare l’incontro il segretario del Sjg, Rocco Cerone. «Domani – ha anticipato – saremo al Servizio lavoro della Provincia di Trento e faremo presente in quella sede, che a livello locale fa le veci del ministero del Lavoro, il comportamento dell’azienda e il mancato rispetto della dignità dei lavoratori. Faremo presente all’azienda anche la condizione dei collaboratori strategici, che hanno perso il lavoro da un giorno all’altro».

Categorie
Lavoro SINDACATO

‘TRENTINO’, SJG e cdr rappresenteranno anche i colleghi precari

La chiusura del “Trentino”, avvenuta senza alcun preavviso da parte dell’azienda lo scorso 15 gennaio, priva del lavoro anche i numerosi giornalisti collaboratori che, quotidianamente, aiutavano i redattori nell’elaborazione del giornale. Si tratta di lavoratori privi di ammortizzatori sociali che da un giorno all’altro si trovano senza reddito, in uno dei momenti più drammatici della crisi economica e lavorativa causata dalla pandemia. Lo afferma, in una nota, il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige SJG-FNSI, al termine di un incontro organizzato oggi dal segretario regionale Rocco Cerone e dal vicesegretario Lorenzo Basso con i collaboratori strategici del quotidiano e il Cdr.   

Assieme ai 19 redattori con contratto regolare, il giornale Trentino poteva contare su diversi professionisti precari, che, ogni giorno, sabato e domenica compresi, erano impegnati nella raccolta e nella redazione di articoli giornalistici, raccogliendo notizie dal territorio e assicurando un flusso continuo di notizie da ogni ambito del territorio provinciale. Questi lavoratori, spesso titolari di contratti atipici rinnovati in modo automatico da diversi anni a questa parte, non devono essere abbandonati a se stessi. Pertanto, SJG-FNSI e Cdr, hanno assunto l’incarico di rappresentare formalmente anche i colleghi precari agli incontri in corso con l’azienda e di portare la loro situazione all’attenzione dell’amministrazione provinciale.

Categorie
Lavoro SINDACATO

‘TRENTINO’: SJG, lettera di Cgil, Cisl, Uil, Acli e Arci rileva mancaza di una voce

“La lettera aperta di Cgil, Cisl, Uil, Acli ed Arci  del Trentino testimonia come la chiusura del Trentino non costituisce solo un problema per la categoria dei giornalisti e per i 19 colleghi rimasti senza lavoro ma per l‘intera società civile trentina che sta prendendo consapevolezza e coscienza della mancanza di una voce prima come Alto Adige, poi come Trentino, che hanno accompagnato la crescita e lo sviluppo di questa terra per 75 anni”. Lo afferma in una nota il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige SJG-FNSI.

Il segretario Rocco Cerone ricorda inoltre che il tema è stato sollevato questa mattina con il Vescovo di Bolzano Bressanone Ivo Muser nel corso dell‘incontro con Ordine, Assostampa e Federazione della Stampa in occasione della ricorrenza del patrono dei giornalisti San Francesco di Sales.

Di seguito riportiamo la lettera inviata all’editore Michl Ebner nel pomeriggio di oggi .

Lettera apertaa Michl Ebner e al consiglio d’amministrazione della Sie

La storia del nostro Paese ci ha insegnato che esistono due categorie di imprenditori: quelli che costruiscono e quelli che distruggono. Quelli che creano valore per la propria azienda e per la società e quelli che, al contrario, privatizzano i profitti e socializzano le perdite. Ci sono insomma gli Olivetti e quelli per cui il capitale umano, l’identità e la storia di un’impresa (in questo caso, un’impresa particolare com’è un giornale) sono null’altro che circostanze minute e trascurabili.Crediamo che la proposta che giovedì 28 gennaio i rappresentanti della Sie porteranno al tavolo della trattativa con il sindacato e i lavoratori del Trentino definirà senza equivoci da quale parte intende collocarsi la lunga storia imprenditoriale del gruppo Athesia e quella della Sie, che di Athesia è parte integrante. Costruttori o distruttori: è questa la scelta.Tagliare, licenziare (perché cassa integrazione a zero ore significa licenziamento), cancellare 75 anni di storia del giornale Trentino è sicuramente la decisione più facile che si potesse adottare. Ma è anche la decisione più pigra, meno lungimirante, più freddamente ragionieristica di fronte a un ventaglio di possibilità che, in un gruppo che vanta oltre mille addetti, potevano e dovevano essere vagliate e costruite, come del resto era stato più volte assicurato alla redazione del Trentino, sia in documenti ufficiali, sia verbalmente, dal presidente e da autorevoli esponenti del consiglio d’amministrazione Sie.Ad esempio, nel mondo tedesco, a cui Athesia è culturalmente vicina, è stata sperimentata già da numerose aziende la settimana corta. Con la benedizione del ministro del Lavoro tedesco Hubertus Heil, gruppi come Bosch, Zf Friedrichshafen e Daimler hanno concluso accordi per ridurre l’orario di lavoro e salvaguardare l’occupazione. In un settore come quello dei giornali, in cui si lavora su sette giorni, l’operazione sarebbe anche più agevole e avrebbe la conseguenza, non secondaria, di migliorare la qualità della vita dei lavoratori.Ma l’argomento più importante è di un altro tipo: l’editoria europea di successo ci ha dimostrato che la logica difensiva dei tagli alla lunga si rivela miope e controproducente. L’informazione ha bisogno di investimenti, di piani editoriali innovativi, che sappiano far fruttare il digitale: l’esempio di Le Monde, il secondo quotidiano francese, che deve la sua solidità economica alla crescita degli abbonamenti, soprattutto digitali, dovrebbe indicare una strada che è sicuramente difficile e tuttavia è praticabile. Esistono ancora giornali e siti d’informazione (aperti 24 ore su 24), capaci di fidelizzare i lettori con una lettura della realtà scrupolosa e approfondita. Ma di sicuro non si fanno senza giornalisti: il sito internet del Trentino senza giornalisti è un contenitore vuoto, che fa rimbalzare in home page curiosità stantie, amenità ininfluenti, fatti già raccontati da altri mille siti internet. Un sito internet senza giornalisti non dà notizie e non fa informazione libera, curiosa, scomoda.In questi anni di tagli continui al personale, si sta perdendo l’essenza di questo lavoro, che è quella di raccontare il mondo anche nei suoi anfratti più nascosti e nelle sue asperità. Solo in questo modo il giornale risponde alla sua responsabilità precipua, che è quella di essere un presidio della democrazia.Auspichiamo che, giovedì prossimo, la proposta della Sie ai giornalisti del Trentino possa diventare un esempio positivo e indicare una strada da seguire non solo nel mondo editoriale, viste le difficoltà economiche che si prospettano a causa della congiuntura della pandemia. Crediamo che Athesia e Sie abbiano la forza e le capacità imprenditoriali per costruire un progetto lungimirante, che poggi le sue fondamenta non sul sacrificio occupazionale, ma sull’innovazione organizzativa, sulle idee e su nuovi contenuti editoriali.Auspichiamo anche che la Provincia di Trento si faccia interprete della necessità di salvaguardare un patrimonio di competenze e professionalità per continuare a mantenere sul nostro territorio un sistema dell’informazione dinamico e di qualità, che solo un’ampia e diversificata offerta informativa può garantire. Per questa ragione sollecitiamo l’assessore Achille Spinelli ad attivarsi subito con l’editore perché vengano percorse tutte le strade possibili per arrivare ad una ripresa dell’attività, anche con la creazione di prodotti editoriali alternativi, e al mantenimento dell’occupazione tutelandone la professionalità.

Andrea Grosselli Michele Bezzi Walter Alotti
Cgil del Trentino Cisl del Trentino Uil del Trentino

Luca Oliver Enrico Paissan Andrea La Malfa
Acli del Trentino Anpi del Trentino Arci del Trentino

Categorie
SINDACATO

Stipendio da fame: SJG e Ordine dei giornalisti contro il Comune di Brentonico

Il Comune di Brentonico non tiene conto dell’articolo 36 della Costituzione Italiana, che “sancisce il diritto per ogni lavoratore ad una retribuzione proporzionata a quantità e qualità del suo lavoro sufficiente ad assicurare a sé ed alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
Lo denunciano il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige SJG-FNSI insieme ad Asspstampa Trento e all’Ordine dei giornalisti della Regione, che chiedono il ritiro del bando per un giornalista, retribuito 5.000 euro lordi all‘anno.

L’amministrazione comunale ha approvato una selezione per un addetto stampa prevedendo un compenso inadeguato rispetto all’incarico e alle mansioni richieste.

Il Sindacato regionale dei Giornalisti FNSI, Assostampa Trento e l’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige ritengono inaccettabile che un’amministrazione pubblica offra 5.000 euro lordi all’anno per la gestire i rapporti degli organi di governo con gli organi di informazione; redigere, diffondere e archiviare note e comunicati stampa; curare i rapporti con giornalisti e operatori di testate giornalistiche e radiofoniche; organizzazione conferenze stampa; redigere testi per il sito istituzionale del Comune; curare la comunicazione di eventi istituzionali di interesse per l’Ente e la Comunità locale, anche con riguardo agli eventi organizzati dal Parco naturale locale del Monte Baldo; partecipare ad eventi anche in orario serale e festivo; curare la comunicazione tramite il social network istituzionale (pagina Facebook).

L’attività richiesta dal Comune, oltre a gettare un’ombra sulla capacità amministrativa dell’ente (dato che alcune mansioni sconfinano nella segreteria comunale), rappresenta uno svilimento della professione giornalistica e della dignità del lavoratore, ma anche uno sfregio dei principi fondanti della Repubblica Italiana, che al primo rigo della Carta Costituente ricorda che “la Repubblica è fondata sul lavoro”.
Si chiede pertanto all’amministrazione comunale di Brentonico di ritirare immediatamente il bando in questione e si invitano i colleghi a disertare il bando medesimo che non rispetta i minimi principi costituzionali.

(Foto di copertina: Nicolò Caranti, Wikimedia)