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Assostampa Trento, vicini al popolo e ai giornalisti ucraini

La domanda che molti dinnanzi al conflitto Russia Ucraina si pongono è : “Noi cosa possiamo fare?” A parte donare e aprire le nostre case ai profughi, l’altra azione fondamentale riguarda il pensiero: ossia esprimere il proprio dissenso alla guerra e la propria solidarietà ai colleghi giornalisti di Ucraina e Russia.

Nei giorni scorsi la presidente dell’Associazione di stampa di Trento, Patrizia Belli, ha incontrato le donne ucraine di Rovereto per spiegare loro che l’associazione condanna la guerra ed è solidale nei confronti dei giornalisti ucraini. E non solo ha ricevuto la loro totale partecipazione ma anche il dono della bandiera Ucraina che le donne avevano cucito a mano. Una bandiera per tenere accesa l’attenzione verso la libertà di stampa in Ucraina ma anche in Russia. È recente infatti la decisione del governo russo di applicare pene che arrivano fino a 15 anni di carcere per coloro che vengono giudicati colpevoli di dire “guerra”, “invasione” o “offensiva” o gettano discredito sulle forze armate o invitano la gente a manifestare. L’Assostampa Trentina condanna questa forma di censura che calpesta i diritti fondamentali della libertà di stampa e esprime piena solidarietà a tutti gli operatori dell’informazione e ribadisce il proprio fermo “NO” all’invasione dell’Ucraina . Bene hanno fatto gli intellettuali a ricordare che in questa guerra, lo zar di Russia si preoccupa molto più dell’informazione che delle sanzioni economiche. Ne è dimostrazione che si sta cercando di chiudere tutti i canali di informazione diversi da quelli ufficiali.

Totale la solidarietà al popolo ucraino e in particolare ai giornalisti ucraini che si trovano in prima linea come il piccolo The Kyiv Independent: il quotidiano nato dopo la controversa chiusura del Kyiv Post (il più antico quotidiano ucraino in lingua inglese), che – attivo da soli tre mesi – si sovvenziona grazie ai lettori. E lo fa con una missione: “Dire la verità”. E il “piccolo” Kyiv Independent si è conquistato la fama di fonte attendibile, tanto che le sue notizie sono rilanciate dalle testate di tutto il mondo.

L’impegno di Assostampa trentina è – e sarà – quello di continuare a sostenere i nostri colleghi: i giornalisti ucraini e i giornalisti russi che sfidano censure, bavagli e ritorsioni in nome della libertà di stampa.

Per approfondire
L’8 novembre 2021 chiude il Kyiv Post. I cronisti e il resto dello staff sono stati licenziati. Una parte di loro però ha deciso di continuare a informare perchè, hanno scritto, “L’Ucraina ha bisogno di una fonte di notizie di cui fidarsi” e così è nato il Kyiv Independent. Alla guida del giornale c’è Olga Rudenko, 32enne ex vicedirettrice del Kiyv Post. La redazione ha conquistato consensi e, dato non secondario, i fondi per sostenersi. Il capitale iniziale è arrivato da una sovvenzione di emergenza europea e oggi vive grazie al contributo dei lettori. Poi la guerra e il piccolo giornale è diventato fondamentale per mostrare al mondo cosa accade. Chi volesse può sostenerlo su Patreon e GoFundMe. Inoltre sul sito web della Efj (European Federation journalist), è possibile sottoscrivere il documento di sostegno all’Ucraina. ttps://europeanjournalists.org/blog/2022/02/25/we-stand-in-solidarity-joint-statement-in-support-of-ukraine/

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