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Ventaglio, Fnsi: ‘Le parole di Mattarella rimettono in sintonia informazione e istituzioni’

«La Federazione nazionale della Stampa italiana ringrazia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le sue parole ferme e rigorose a proposito della libertà di stampa e per aver ricordato che la professione ha le sue radici nella Costituzione e che gli atti contro il dovere di informare e il diritto a essere informati sono eversivi». Lo affermano Alessandra Costante e Vittorio di Trapani, segretaria generale e presidente della Fnsi, al termine della cerimonia di consegna del Ventaglio.

«Dopo molte fantasiose interpretazioni del diritto di cronaca – proseguono – le parole del presidente Mattarella rimettono in sintonia informazione e istituzioni nel giorno in cui l’Europa con il Rapporto sullo stato di diritto nell’Unione accende un faro enorme sulla situazione in Italia e considera il nostro Paese uno dei tre su cui vigilare».

«La Fnsi – concludono Costante e Di Trapani – apprezza molto l’invito del capo dello Stato per una nuova legge dell’editoria. Sono mesi che il sindacato dei giornalisti ribadisce che l’attuale quadro normativo non fotografa più la situazione. Abbiamo bisogno di una visione prospettica che tenga conto anche dei nuovi media, degli obblighi che gli over the top devono avere verso il Paese e verso i cittadini, in un’ottica che non sia solo predatoria, ma che tuteli il pluralismo dell’informazione».

PER APPROFONDIRE

Il testo integrale dell’intervento del presidente Mattarella è disponibile sul sito web del Quirinale.

Fonte e foto: FNSI

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Agcom, equo compenso a Gedi per i contenuti giornalistici

Il Consiglio dell’Agcom, nella riunione del 24 luglio 2024, ha deliberato, con il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi, l’ammontare dell’equo compenso dovuto da Microsoft per l’utilizzo online delle pubblicazioni di carattere giornalistico del gruppo Gedi sul motore di ricerca Bing. «Si tratta del primo provvedimento adottato da Agcom che coinvolge un prestatore di servizi della società dell’informazione diverso dalle imprese di media monitoring e rassegne stampa», si legge sul sito web dell’Autorità.

L’Authority, secondo la procedura disciplinata dal Regolamento di cui alla delibera n. 3/23/CONS, ha valutato le proposte economiche formulate dalle parti e ha ritenuto che nessuna di queste fosse conforme ai criteri di cui all’articolo 4 del Regolamento. Ha, pertanto, determinato l’equo compenso spettante a Gedi secondo quanto previsto dall’articolo 12 del Regolamento.

Con questa decisione l’Autorità si è anche espressa sulla definizione di ‘estratto molto breve’, interpretando il criterio qualitativo dettato dal legislatore alla luce del mutamento che ha caratterizzato l’offerta e la domanda di informazione nel nuovo contesto sociale.

In applicazione dell’articolo 4 del Regolamento, in caso di utilizzo di pubblicazioni di carattere giornalistico da parte di prestatori diversi dalle imprese di media monitoring e rassegne stampa, l’equo compenso dovuto agli editori è calcolato sulla base dei ricavi pubblicitari del prestatore derivanti dall’utilizzo online delle pubblicazioni di carattere giornalistico dell’editore, al netto dei ricavi dell’editore attribuibili al traffico di reindirizzamento generato sul proprio sito web dalle pubblicazioni di carattere giornalistico utilizzate online dal prestatore. A tale base di calcolo si applica un’aliquota fino al 70% determinata sulla base dei criteri di cui al comma 3 dell’articolo 4 del Regolamento.

Nel determinare la base di calcolo, l’Autorità ha tenuto conto dei meccanismi di funzionamento dei servizi del prestatore e del relativo modello di business, considerando nel dettaglio i meccanismi di funzionamento del motore di ricerca Bing.

A tale base di calcolo l’Autorità ha applicato un’aliquota determinata sulla base dei criteri di cui al comma 3 dell’articolo 4 del Regolamento, considerati cumulativamente e con rilevanza decrescente:

a) numero di consultazioni online delle pubblicazioni (da calcolare con le pertinenti metriche di riferimento);

b) rilevanza dell’editore sul mercato (audience online);

c) numero di giornalisti, inquadrati ai sensi di contratti collettivi nazionali di categoria;

d) costi comprovati sostenuti dall’editore per investimenti tecnologici e infrastrutturali destinati alla realizzazione delle pubblicazioni di carattere giornalistico diffuse online;

e) costi comprovati sostenuti dal prestatore per investimenti tecnologici e infrastrutturali dedicati esclusivamente alla riproduzione e comunicazione delle pubblicazioni di carattere giornalistico diffuse online;

f) adesione e conformità, dell’editore e del prestatore, a codici di autoregolamentazione (inclusi i codici deontologici dei giornalisti) e a standard internazionali in materia di qualità dell’informazione e di fact-checking;

g) anni di attività dell’editore in relazione alla storicità della testata.

Per ciascuno dei criteri sono state applicate delle percentuali calcolate in base a quanto previsto dalla Nota metodologica che fornisce indicazioni di dettaglio sui diversi elementi che compongono il modello di calcolo cui si attiene Agcom per la valutazione della conformità delle proposte economiche delle parti o per la definizione dell’ammontare dell’equo compenso.

(Fonte e foto: FNSI)

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Chiusura estiva degli uffici Sjg, Casagit e Inpgi

L’ufficio di segreteria del sindacato giornalisti rimane chiuso al pubblico da lunedì 29 luglio a venerdì 16 agosto. Riaprirà lunedì 19 agosto.

Il segretario regionale rimane comunque a disposizione (rocco@cerone.eu – 3355241938)

Das Büro der Journalistengewerkschaft ist von Montag, 29. Juli, bis Freitag, 16. August, geschlossen. Es öffnet wieder am Montag, 19. August.

Der Regionalsekretär bleibt jedoch auch in dieser Zeit erreichbar (rocco@cerone.eu – 3355241938)

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Il ringraziamento del Sjg a Giosè Marzano per il suo impegno

Una targa ricordo di ringraziamento del Sindacato regionale dei giornalisti del Trentino Alto Adige è stata conferita a Giosè Marzano, a testimonianza del quarto di secolo dedicato al servizio negli organismi di rappresentanza della categoria, prima come segretario regionale e poi come consigliere di amministrazione dell’Inpgi.

La targa è stata consegnata, a nome dei colleghi, dal segretario regionale Rocco Cerone, all’indomani dell’elezione di Lorenzo Basso quale nuovo consigliere generale dell’ente previdenziale.

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Sjg solidale con i colleghi della Rai in sciopero

Il SJG – Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige Suedtirol Journalisten Gewerkschaft solidarizza ed è vicino ai colleghi/e della RAI in sciopero lunedì 6 maggio per rivendicare l’indipendenza dal controllo asfissiante della politica.

Lo si legge in un comunicato del segretario regionale Rocco Cerone, che aggiunge: “è sotto gli occhi di tutti l’invasione pervasiva del governo non solo nelle nomine ma anche nel controllo delle notizie o nell’oscurarle o censurarle come nel caso del monologo sulla resistenza, valore fondante della Costituzione Repubblicana, da parte dello scrittore Antonio Scurati. Gravissimo infine il rifiuto aziendale di procedere ad una selezione pubblica, unico strumento trasparente conquistato dopo tante battaglie dal sindacato Usigrai.”

“Mai come in questo momento, la libertà di stampa è sotto attacco del potere politico al governo, come testimonia la recentissima statistica di Reporter Sans Frontieres che ha declassato l’Italia al 46° posto, anche per l’occupazione del servizio pubblico radiotelevisivo”, conclude la nota.”

Die SJG – Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige Suedtirol Journalisten Gewerkschaft sympathisiert und steht an der Seite ihrer Kolleginnen und Kollegen bei der RAI, die am Montag, den 6. Mai streiken, um Unabhängigkeit von der erdrückenden Kontrolle der Politik zu fordern.

In einer Erklärung des regionalen Sekretärs Rocco Cerone heißt es dazu: „Die allgegenwärtige Invasion der Regierung ist für alle sichtbar, nicht nur bei den Ernennungen, sondern auch bei der Kontrolle der Nachrichten oder bei deren Verdunkelung oder Zensur, wie im Fall des Monologs des Schriftstellers Antonio Scurati über den Widerstand, ein Grundwert der republikanischen Verfassung. Und schließlich ist die Weigerung des Unternehmens, eine öffentliche Auswahl durchzuführen, das einzige transparente Instrument, das die Gewerkschaft Usigrai nach so vielen Kämpfen errungen hat, äußerst schwerwiegend“.

„Niemals zuvor wurde die Pressefreiheit von der herrschenden politischen Macht so angegriffen wie jetzt, wie die jüngste Statistik von Reporter ohne Grenzen beweist, die Italien auf Platz 46 zurückstufte, auch was die Besetzung des öffentlich-rechtlichen Rundfunks betrifft“, heißt es abschließend”.

Sciopero Rai, botta e risposta Usigrai – azienda. Fnsi: «Offensivo parlare di fake news, operazione di distrazione di massa»

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Il Sjg a Conselice e Innsbruck per la libertà di stampa

Il segretario del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Rocco Cerone, ha preso parte oggi a Conselice all’iniziativa nazionale della FNSI sulla “Libertà di stampa sotto attacco”, organizzata dal Comune, assieme all’Osservatorio sulla Libertà di Stampa, all’Aser ed alla Federazione nazionale della stampa italiana e dall’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna.

Il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige è intervenuto anche al Journalismusfest di Innsbruck, nell’ambito dell’incontro “Euregio: Regionaljuornalism in Zeiten von Crossmedia und Social Media”. All’incontro, è intervenuto il vicesegretario regionale del sindacato giornalisti Lorenzo Basso, che ha ricordato l’importanza di un confronto aperto alla società civile sul futuro del giornalismo al tempo dei social, in particolare in piccole comunità di montagna come quelle del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino. “In un momento – ha detto Basso – in cui i social sembrano aver tradito la promessa di informarci meglio e in modo affidabile, facendosi sempre più veicolo di disinformazione e polarizzazione delle posizioni, è centrale confrontarci sul futuro della professione con la società, perché il giornalismo è un presidio di democratica”.

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25 aprile: Sjg a ceromonie di Bolzano, Trento e Rovereto

Il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige Journalisten Gewerkschaft aderisce alle manifestazioni per il 25 aprile organizzate a Bolzano in piazza Erbe ed in via Dolomiti, a Trento nel centro cittadino ed in Comune; a Rovereto presso la ex Manifattura Tabacchi.

A nome del direttivo dell’Associazione regionale di stampa, il segretario Rocco Cerone condanna nell’occasione l’intollerabile censura della RAI dopo la cancellazione del monologo sul 25 aprile dello scrittore Antonio Scurati.

Il testo del monologo di Antonio Scurati per il 25 Aprile

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Il cordoglio del Sjg per la scomparsa di Mauro Lando

E’ morto nella notte all’hospice di Trento il giornalista dell’Alto Adige in pensione Mauro Lando, 78 anni, dopo una breve e fulminante malattia.

Il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige unitamente ad Assostampa Trento e Bolzano, Ungp, Inpgi, Casagit, si stringe attorno alla moglie Gabriella e a tutti i colleghi che gli volevano bene.

“Scompare con Mauro Lando il depositario della memoria della città di Trento”, così lo ricorda il segretario regionale Rocco Cerone, con il quale aveva realizzato insieme un volume dedicato allo sviluppo urbanistico del capoluogo. Numerose le pubblicazioni che egli aveva realizzato, dedicate sempre a Trento.

Lando era anche un collezionista di cartoline di municipi e di angeli che raccoglieva in tutti gli angoli del mondo che visitava.

Oltre a far parte del collegio dei revisori dei conti del Sindacato dei giornalisti per la sua proverbiale correttezza, era stato a lungo segretario del consiglio dell’Ordine dei giornalisti.

Riportiamo di seguito il ricordo di Guido Bossa, pubblicato sulle pagine di Ungp Notizie

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Ci ha lasciato Mauro Lando, un protagonista della nostra storia

Con profondo dolore abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Mauro Lando, un protagonista del giornalismo del Trentino-Alto Adige, già segretario dell’Ordine regionale e per oltre un decennio segretario della nostra Unione, strappato all’affetto della moglie Gabriella e di tutti noi da una breve ma implacabile malattia.

Non ci sono parole di circostanza per ricordare Mauro, la sua discreta ma efficace presenza nelle nostre riunioni e nei quattro Congressi nei quali l’ho visto quale componente di un gruppo dirigente sempre in evoluzione, che tuttavia non ha mai potuto fare a meno della sua esperienza, della sua competenza e del suo equilibrio. Rileggendo la cronologia dei nostri Congressi, che Mauro stesso ha tenuto aggiornata nella sezione Documenti di questo sito, lo vediamo comparire per la prima volta fra i Consiglieri nazionali eletti a Castellaneta nel novembre 2007, al quarto Congresso nazionale: da allora non ci ha mai fatto mancare il suo indispensabile contributo al buon andamento delle nostre attività e al regolare svolgimento delle sedute del Consiglio nazionale e del Comitato esecutivo, come previsto dallo Statuto. Allora, Mauro era pensionato da appena un anno, dopo quasi quaranta trascorsi nel quotidiano Alto Adige, poi Trentino, come redattore delle cronache provinciali, quindi responsabile della cronaca di Trento e delle Valli. Laureato in sociologia a Trento, ha affiancato all’attività giornalistica quella di ricercatore e studioso sui temi dell’autonomia,dell’urbanistica, delle trasformazioni sociali della città e della provincia. Suo un monumentale “Dizionario dei fatti, dei personaggi, delle storie del Trentino” in due volumi che vanno dal 1945 al 2000 e ricostruiscono con grande rigore i grandi cambiamenti di un periodo storico cruciale per la Provincia autonoma.

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Ifj e Fnsi, un minuto di silenzio per i giornalisti palestinesi morti

Un minuto di silenzio per i giornalisti palestinesi morti a causa della guerra in corso con Israele. Il Pjs, il sindacato dei giornalisti palestinesi, chiede ai colleghi tutte le organizzazioni aderenti alla Ifj di unirsi a loro nel ricorso il 26 febbraio 2024, a mezzogiorno. «Nonostante le difficoltà e i rischi per la propria incolumità – ricorda il Pjs – i giornalisti palestinesi continuano a svolgere il loro lavoro, informando l’opinione pubblica locale e internazionale su quanto avviene nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre».

In poco più di cinque mesi di guerra, numerosi colleghi hanno perso la vita. Come per il conflitto in Ucraina, la Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) ha coinvolto tutti i sindacati aderenti nella raccolta di aiuti per sostenere il lavoro dei giornalisti palestinesi che continuano a operare in prima linea.

All’iniziativa ha aderito anche la Fnsi, che nella giornata del 26 febbraio rivolgerà un pensiero a tutti i colleghi che in Palestina continuano a lavorare sotto le bombe.

A questo link il video della Fnsi per la campagna #SupportPalestinianJournalists.

Fonte: FNSI

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FNSI, ‘su Ai servono regole subito’

«Abbiamo iniziato a parlare di intelligenza artificiale fin dal Congresso di Riccione e, appena eletta, ho subito chiesto agli editori di iniziare a ragionare insieme di intelligenza artificiale, perché per governare questa tecnologia abbiamo bisogno di regole tempestive, flessibili, ma certe. È urgente difendere l’occupazione rispetto al dilagare dell’IA, il cui basso costo potrebbe invogliare qualche editore a puntare più sulla tecnologia che sulle persone in carne e ossa». È un passaggio dell’intervento di Alessandra Costante alla presentazione del libro di Vittorio Roidi ‘Il giornalista artificiale’ (edizioni Alla Around), giovedì 22 febbraio 2024, nella nuova sala Walter Tobagi della Fnsi, in via delle Botteghe Oscure, a Roma.

«Spero – ha aggiunto – di poter quanto prima firmare un accordo, un allegato contrattuale che disciplini un uso intelligente dell’intelligenza artificiale nelle redazioni. Negli anni ’90 gli editori italiani non hanno saputo cogliere l’importanza della sfida posta dall’avvento di Internet e hanno perso un’occasione, regalando il lavoro dei giornalisti su internet. Nella sfida con l’intelligenza artificiale non possiamo permettere che vengano ripetuti gli stessi errori che in passato sono costati tanto caro ai giornalisti».

Moderati da Lucia Visca, della casa editrice All Around, alla presentazione hanno partecipato anche Riccardo Luna, Giancarlo Tartaglia, Mario Morcellini.

«Serve una visione lungimirante sul tema della tecnologia che gli editori dimostrano invece di non avere», ha evidenziato Luna. «Farsi dettare la linea editoriale da Google – ha aggiunto – vuol dire abdicare al nostro lavoro di giornalisti e significare aver perso in partenza la sfida. Occorre che gli editori investano in qualità dell’informazione e sulle risorse ‘umane’. Perché senza la guida umana, l’intelligenza artificiale è inutile».

Tartaglia si è soffermato sul pericolo che le nuove tecnologie rappresentano sul fronte della creazione e diffusione di fake news, deepfake, disinformazione, con le ripercussioni che questo può avere sull’opinione pubblica e sulla tenuta democratica.

Mentre Morcellini ha posto l’accento sull’esigenza di non demonizzare l’impatto dell’intelligenza artificiale sul giornalismo e invece «cogliere le occasioni che questa porta con sé, trasformarla in un alleato nel racconto della realtà che i giornalisti fanno ogni giorno».

A chiudere l’incontro l’autore del libro, che «nasce – ha rilevato Roidi – dalla constatazione che il giornalismo italiano non va bene e dal timore che l’intelligenza artificiale possa colpire e non aiutare il giornalismo. Occorre intervenire e in fretta per non perdere altri posti di lavoro e altri lettori. Allora diventa centrale la qualità dell’informazione».

Fonte: FNSI