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#Controcorrente: FNSI in contatto con il Governo per sostenere la professione

La tutela del lavoro giornalistico autonomo è un punto centrale nella politica sindacale della Fnsi. Come gli avvocati, i commercialisti e molte altre categorie di professionisti, anche i lavoratori autonomi giornalisti possono andare incontro ad una riduzione del reddito dovuta per esempio alla riduzione di pagine dei quotidiani o alle difficoltà nella mobilità. Il miglior sostegno al reddito resta il lavoro e per questo la Fnsi è impegnata non soltanto ad assistere tutti i comitati di redazione per far sì che tutte le testate giornalistiche possano continuare ad operare in condizioni di sicurezza, senza subire limitazioni o penalizzazioni, ma anche a tenere aperto un canale diretto di comunicazione con il governo per garantire che l’informazione professionale e di qualità resti accessibile a tutti. Per questo ha sostenuto l’inserimento di tutta la filiera dell’informazione, dai centri stampa alle edicole, fra le attività essenziali e di pubblica utilità.

L’interlocuzione della FNSI con il Governo punta ad assicurare ai giornalisti la maggior copertura e il maggior sostegno possibili. Per le categorie professionali, come quella giornalistica, il governo con il primo decreto ha deciso che debbano essere le casse previdenziali private a farsi carico del sostegno al reddito e dei necessari interventi straordinari a carico dei lavoratori non dipendenti. Proprio in queste ore l’Inpgi è in attesa delle risposte ad una serie di quesiti, posti attraverso l’Adepp (l’Associazione delle casse previdenziali e delle professioni), per mettere a punto provvedimenti di sostegno.

#Controcorrente

(Immagine: Simone Ramella, Wikimedia commons)