Dopo 53 anni Carmen Amadori va in pensione dal Sindacato [RASSEGNA STAMPA]




Dopo 53 anni Carmen Amadori va in pensione dal Sindacato [RASSEGNA STAMPA]




Care socie e cari soci,
Ancora fino a martedì si possono eleggere i rappresentanti regionali
nell’assemblea dei soci. Vi allego informazioni utili per questa tornata
elettorale.
Codiali saluti
Peter Malfertheiner
Casagit Trentino Südtirol
Riceviamo e riportiamo integralmente una lettera inviata al Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige da Luciano Azzolini, componente del Consiglio di amministrazione di Casagit Salute.
Gentile Segretario
e gentili colleghi,
ho preferito lasciar trascorrere il periodo natalizio, ma ora mi sento in dovere di rubarvi qualche minuto per fornire alcune precisazioni relativamente alla mozione approvata dall’Assemblea dei delegati della Casagit il 15 dicembre scorso e firmata anche dal sottoscritto, in quanto componente del Consiglio di amministrazione della mutua Casagit Salute. Nei giorni successivi, sul sito del Sindacato dei giornalisti del TAA, il Consiglio direttivo ha pubblicato una nota in cui, tra l’altro, esprime “dissenso e preoccupazione” perché “il provvedimento, qualora fosse approvato, metterebbe a rischio la tenuta degli uffici delle Consulte regionali di Casagit che sono l’unico servizio espresso sul territorio a favore dei colleghi e gli stessi posti di lavoro delle dipendenti”.
Ecco il testo della mozione approvata dall’Assemblea dei Delegati Casagit:
“L’Assemblea, ascoltata l’informativa sul contributo a Fnsi, rilevato come da anni tutti debbano affrontare e accettare sacrifici economici talvolta molto pesanti, fermo restando il contributo alle Associazioni Regionali di Stampa, impegna la Presidenza della Casagit a procedere ad un’ ulteriore trattativa con la Fnsi al fine di concordare con la stessa un importo del contributo alla stessa coerente con l’ attuale situazione dei giornalisti e comunque contenuto nei due/terzi dell’importo attuale, fissando inoltre la scadenza temporale in dodici mesi, in modo da consentire l’eventuale adeguamento annuale”.
La mozione assicura una sostenibilità piena e garantita per le Associazioni regionali (attualmente percepiscono da Casagit un milione e 200mila euro, ammontare che non verrà toccato) al contrario di quanto scritto nella nota del direttivo del sindacato regionale. Non c’è quindi alcuna penalizzazione delle Associazioni regionali e né alcuna messa in discussione del posto di lavoro delle dipendenti. Si chiede, invece, una riduzione del contributo che Casagit garantisce alla Fnsi. Contributo che ammonta a 637mila euro l’anno. Ciascuno sul contenuto della mozione la può pensare come crede, ciò che, invece, non si può accettare è la strumentalizzazione che ne viene fatta, affermando l’opposto di quanto scritto e approvato dall’Assemblea dei delegati.
La nota del sindacato regionale afferma inoltre che “si dissocia e prende le distanze” dalla mia scelta di votare la mozione. Non voglio fare nessuna polemica. Sono più di 40 anni che sono iscritto al sindacato unitario, da quando Antonio Cembran mi coinvolse nel Cdr dell’Adige, e ho sempre ritenuto di appartenere ad una realtà associativa fondata sul rispetto reciproco, sul dialogo, sul faticoso confronto fra le diverse sensibilità e posizioni con l’obiettivo di includere il più possibile tutti i colleghi. Oggi, almeno per la mia esperienza, devo dire che non è più così.
Un cordiale saluto e Buon Anno
Luciano Azzolini
– Leggi anche: Sjg, dissenso e preoccupazione per mozione dell’assemblea Casagit
L’ufficio della consulta Casagit di Bolzano è l’unico servizio concreto fornito ai colleghi sul territorio. A garantirlo è la struttura del sindacato che mette a disposizione sede e dipendenti: il tutto per un contributo di circa 40mila euro all’anno, che equivale a poco più di 50 euro all’anno per iscritto alla cassa.
L’assemblea dei delegati di Casagit Salute, lo scorso 15 dicembre, ha approvato una mozione presentata dalla minoranza che impegna la presidenza a ridurre i contributi a FNSI e Assostampa regionali. Soldi che vengono impiegati per assistere i colleghi più fragili e in difficoltà e che vengono dagli stipendi degli stessi giornalisti con il versamento della quota del 3,60, un obbligo contrattuale che dal 1974 per volontà della Fnsi ha gettato le basi per la nascita di Casagit.
Che senso ha questa mozione se non quella di mettere a rischio tutto il sistema di solidarietà e di autonomia costruito negli anni dal sindacato?
«Deve essere chiaro che senza associazioni di stampa regionali non ci sarà più la tutela legale dei colleghi, l’assistenza contrattuale, fiscale, previdenziale. C’è chi pensa di riemergere dopo la sconfitta congressuale bruciando le istituzioni. L’attuale maggioranza in FNSI è forte dell’80% dei consensi espressi al congresso di Levico.
«Il Consiglio direttivo del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige esprime dissenso nei confronti della mozione presentata dal gruppo di minoranza e approvata dall’assemblea dei delegati di Casagit Salute lo scorso 15 dicembre 2020 nella quale si impegna il Presidente Daniele Cerrato a tagliare il contributo annuale alla Fnsi e alle Assostampa regionali.
Il provvedimento, qualora fosse attuato, metterebbe a rischio la tenuta degli uffici delle consulte regionali di Casagit che sono l’unico servizio espresso sul territorio a favore dei colleghi e gli stessi posti di lavoro delle dipendenti».
La Casagit è nata dalla volontà della Fnsi che ha portato all’interno del contratto di lavoro la quota di contribuzione a carico dei lavoratori pari al 3,60%.
La lettura incontrovertibile della mozione concretizza un attacco senza precedenti alla FNSI, socio unico della Casagit e pilastro dell’autonomia e dell’indipendenza della professione.
Fra i promotori della mozione figura Luciano Azzolini, eletto in Trentino Alto Adige e attuale componente della Consulta nonché membro del Cda di Casagit Salute. Il consiglio direttivo del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige si dissocia dalla sua scelta e ne prende le distanze, ribadendo la necessità di tutelare i colleghi giornalisti e di conseguenza i posti di lavoro.
Data la situazione di emergenza provocata dall’epidemia da nuovo coronavirus, il CdA di Casagit Salute ha adottato un pacchetto di misure straordinarie rivolte ai soci.
Gli uffici della Direzione generale della SOMS Casagit Salute di via Marocco 61 a Roma restano aperti, operativi e garantiscono tutti gli attuali servizi ai soci.
In caso di uleriori provvedimenti straordinari che dovessero imporre la chiusura degli uffici, verrebbero comunque garantiti:
Oltre allo spostamento della scadenza per la presentazione delle pratiche del quarto trimestre 2019 già posticipata al 30 aprile 2020, vengono adottati i seguenti provvedimenti :
Chiarimenti in merito a rimborsi di tamponi, mascherine e igienizzanti: