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Lavoro SINDACATO

Concorso Rai, ecco le mdalità stabilite dall’accordo Rai-FNSI-Usigrai

Pubblichiamo di seguito il verbale d’accordo, firmato da Fnsi, Usigrai e Rai, con tutte le modalità per partecipare al nuovo concorso Rai. L’iniziativa è mirata all’assunzione di 90 giornalisti che siano già iscritti all’Ordine nell’elenco professionisti.

“In data 29 luglio 2019, si sono incontrate la RAI Radiotelevisione Italiana e l’Unione Sindacale dei Giornalisti RAI per dar seguito a quanto previsto con l’accordo del 13 marzo 2018 in tema di politiche attive, e, più in particolare, per definire criteri e modalità dell’iniziativa di selezione pubblica ivi prevista.

Al riguardo le Parti – nel ribadire che il reclutamento del personale giornalistico avviene, di norma, tramite procedure selettive, nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e pubblicità e che tale iniziativa è da inquadrarsi nell’ambito degli impegni e delle finalità assegnate alla RAI dalla Convenzione per la concessione del Servizio Pubblico e dal Contratto di Servizio 2018-2022 nonché nell’ambito degli obiettivi di rilancio e di investimento previsti dalle nuove configurazioni del Piano Industriale 2019/2021 – convengono quanto segue.

L’iniziativa in questione è finalizzata alla selezione di 90 giornalisti iscritti all’Albo dei Giornalisti – elenco professionisti alla data di scadenza del termine di presentazione delle candidature, da utilizzare in qualità di redattore con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato finalizzato, in caso di positivo inserimento in Azienda, alla successiva assunzione a tempo indeterminato, nell’ambito delle redazioni regionali indicate nell’allegato elenco.

Le sedi messe a bando sono state individuate sulla base delle esigenze d’organico stimate anche in relazione atta necessità di provvedere, nel quadro di un processo di mobilità interna definita dall’Azienda con le Testate interessate, alla sostituzione dei giornalisti da trasferire in sedi di lavoro diverse da quelle di attuale inquadramento.

Nella domanda il candidato dovrà specificare la regione o la provincia autonoma per la quale intende concorrere. Non è ammessa più di una candidatura.

La suddetta procedura selettiva si svilupperà nelle seguenti fasi.

I fase
La prima fase, che si svolge in forma anonima, si sostanzierà in un test scritto a risposta multipla (multiple choice) diretto a verificare il livello di conoscenze su tematiche attinenti la cultura generale e l’attualità (con riguardo all’ordinamento dello Stato, alle norme sulla stampa e sul sistema radiotelevisivo, alla tutela della privacy, alla deontologia, al contratto nazionale di lavoro giornalistico, al giornalismo radiotelevisivo e cross mediale), sulla specifica realtà territoriale per la quale si concorre e su nozioni di lingua inglese.

La fase si intende superata per i candidati che hanno ottenuto un punteggio uguale o superiore a 20 punti (sui 100 a disposizione) e che rappresentano i migliori classificati nelle graduatorie regionali secondo la ripartizione territoriale indicata nell’allegato (nel numero massimo pari a 3 volte il numero dei posti banditi su base regionale).

Tale punteggio non verrà considerato utile ai fini della formazione delle graduatorie regionali finali.

Il fase
La seconda fase avrà la seguente articolazione di prove:
– Redazione di un testo giornalistico con preassemblaggio delle immagini destinato alla TV su un argomento (a carattere regionale) scelto dalla Commissione (fino a 20 punti);
– Redazione di un testo giornalistico con preassembiaggio audio destinato alla Radio su un argomento (a carattere regionale), diverso dal precedente, scelto dalla Commissione (fino a 20 punti);
– organizzazione di un progetto cross mediale (fino a 20 punti);
– improvvisazione, in video, su un tema di attualità (su un argomento a scelta del candidato tra quelli proposti dalla Commissione, con supporto di flusso di immagini), lettura in video del testo per la TV, lettura del testo destinato alla Radio (fino a 20 punti);

III fase
La terza fase si articolerà secondo le seguenti prove:
– test e colloquio di valutazione della conoscenza della lingua inglese (fino a 6 punti); si specifica che anzichd la lingua inglese, per i candidati della Valle d’Aosta verrà valutata la lingua francese e per i candidati della Provincia Autonoma di Bolzano verrà valutata la lingua tedesca.
– colloquio conoscitivo e di orientamento, con valutazione anche del curriculum vitae (fino a 9 punti).

Al termine della suddetta procedura selettiva verranno stilate le graduatorie regionali, formate
tenendo conto del:
• punteggio ottenuto nella seconda fase (max 80pp): il punteggio ottenuto sarà considerato utile alla formazione della graduatoria finale solo se il candidato avrà ottenuto un punteggio minimo di 12/20 in ogni singola prova;
• punteggio ottenuto nella terza fase (max15pp);
• punteggio aggiuntivo derivante dal possesso dei titoli (fino a 5 punti).

La soglia minima di idoneità è fissata a 57/95 ottenuti dalla somma dei punti conseguiti in seconda fase e in terza fase.

Qualora più candidati risultino in posizione di ex aequo, viene data preferenza al candidato più giovane di età.

Risultano idonei vincitori i primi in graduatoria per ogni regione in ordine di punteggio, fino alla concorrenza delle posizioni disponibili come da elenco allegato.

Risultano idonei non vincitori i candidati che, avendo ottenuto un punteggio uguale o superiore alla soglia minima di idoneità (57/95), risultano nelle graduatone regionali in posizioni eccedenti rispetto al numero delle posizioni disponibili come da elenco allegato.

Risultano non idonei i candidati che non hanno raggiunto la soglia minima di idoneità.

In caso di rinunce o di esclusioni degli idonei vincitori ovvero di esigenze sopravvenute, si attingerà dalle predette graduatorie regionali secondo l’ordine di punteggio, ferma restando la soglia minima di idoneità sopra indicata.

L’eventuale assunzione con contratto subordinato a tempo determinato secondo le modalità suindicate sarà subordinata al mantenimento dei requisiti richiesti per la partecipazione all’iniziativa selettiva.

Successivamente all’inserimento presso la sede scelta all’atto della candidatura, il giornalista sarà tenuto alla permanenza in tale redazione per almeno 5 anni e, soltanto dopo tale termine, lo stesso potrà fare richiesta di trasferimento ad altra redazione regionale o Testata nazionale, fermo restando che tale richiesta non verrà presa in considerazione laddove non sia compatibile con le esigenze aziendali.

La Rai fa presente, inoltre, che la suddetta assunzione sarà condizionata alla rinuncia ad eventuali contenziosi pendenti con l’Azienda ovvero alla definizione di eventuali rapporti di lavoro a qualsiasi titolo instaurati con la medesima, mediante transazione in sede sindacale con espressa rinuncia da parte dell’interessato ad ogni pretesa nei confronti della Rai.

Le Parti si danno atto che il rifiuto della proposta di assunzione a termine determinerà l’esclusione dalla graduatoria finale, fatte salve le rinunce ad eventuali proposte di contratti a termine per la sostituzione di personale interno con diritto alla conservazione del posto di lavoro.

La graduatoria avrà validità per 2 anni dalla data di pubblicazione.

L’Azienda evidenzia la facoltà di procedere, in qualunque fase, alla revoca della procedura concorsuale in presenza di fondati motivi di pubblico interesse, che verranno indicati ed argomentati all’atto dell’eventuale provvedimento”.

REGIONE/ PROVINCIA POSTI A BANDO
AUTONOMA
Abruzzo 2
Basilicata 10
Bolzano (redazione di lingua italiana) 5 
Calabria 10
Campania 7
Friuli – Venezia Giulia (red. di lingua italiana) 3 
Liguria 5
Marche 5
Molise 7
Piemonte 2
Puglia 7
Sardegna 5
Sicilia 5
Trento 4
Umbria 4
Valle d’Aosta 9

TOTALE 90

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GRUPPI Lavoro Ucsi

Il Papa alla stampa cattolica: «Dite la verità ad ogni costo»

“Un giornalismo che vuole essere in sintonia con il magistero della Chiesa, deve avere passione per la storia degli uomini, distinguere le scelte umane da quella disumane e dire la verità ad ogni costo. Non deve poi temere di comunicare le buone notizie, che generano coesione sociale”. Lo ha detto papa Francesco, in occasione dell’udienza accordata ad una folta delegazione di giornalisti italiani in occasione del 60/o anniversario dalla fondazione dell’Unione della stampa cattolica italiana (Ucsi). All’evento era presente anche una rappresentanza della sezione regionale e del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige.

“Le vostre parole raccontano il Mondo e lo modellano; i vostri racconti possono generare spazi di libertà o di schiavitù”, ha detto papa Francesco. (Qui il link del servizio su Vatican News)

“Il giornalista – che è il cronista della storia – è chiamato a ricostruire la memoria dei fatti, a lavorare per la coesione sociale, a dire la verità ad ogni costo: c’è anche una ‘parresia’ del giornalista, sempre rispettosa, mai arrogante». Lo ha detto il Papa ricevendo l’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) nel suo 60/o anniversario. «Per rinnovare la vostra sintonia con il magistero della Chiesa – ha sollecitato Francesco –, vi esorto ad essere voce della coscienza di un giornalismo capace di distinguere il bene dal male, le scelte umane da quelle disumane. Perché oggi c’è una mescolanza lì che non si distingue, voi dovete aiutare in questo”. 

Questo significa, ha proseguito, “anche essere liberi di fronte all’audience: parlare con lo stile evangelico: ‘sì, sì’, ‘no, no’, perché il di più viene dal maligno (cfr Mt 5,37)”. Per il Papa, “la comunicazione ha bisogno di parole vere in mezzo a tante parole vuote. E in questo avete una grande responsabilità: le vostre parole raccontano il mondo e lo modellano, i vostri racconti possono generare spazi di libertà o di schiavitù, di responsabilità o di dipendenza dal potere”.

“Quante volte il giornalista vuol andare su questa strada, ma ha dietro di sé un’editoriale che dice ‘no, questo non si pubblica, questo sì, questo no’, e si passa tutta quella verità nell’alambicco delle convenienze finanziarie dell’editoriale. E finisci comunicando quello che non è vero, che non è bello e che non è buono”, ha sottolineato il Pontefice ‘a braccio’. 

“Da molti vostri predecessori – ha quindi concluso – avete imparato che solo con l’uso di parole di pace, di giustizia e di solidarietà, rese credibili da una testimonianza coerente, si possono costruire società più giuste e solidali. Purtroppo però vale anche il contrario. Possiate dare il vostro contributo per smascherare le parole false e distruttive”.

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Lavoro SINDACATO

Lorusso (Fnsi): il nuovo Governo recepisca la direttive Ue sul diritto d’autore

  • di Raffaele Lorusso

Il recepimento e l’applicazione della direttiva europea sul diritto d’autore è urgente e imprescindibile anche in Italia perché attiene la tutela del lavoro, dei diritti e delle libertà. Non si tratta di mettere in discussione la libertà di accesso alla rete, ma di affermare il principio che chi utilizza il lavoro altrui, ricavandone profitti ingenti, deve essere obbligato a remunerarlo. Il lavoro giornalistico, come molte altre opere dell’ingegno, viene quotidianamente saccheggiato dai giganti della rete, che ricavano profitti sia con la raccolta pubblicitaria sia con il traffico dei dati, senza peraltro pagare le tasse in Italia. Un meccanismo infernale che sta mettendo in ginocchio le aziende editoriali, con riflessi fortemente negativi sul mercato del lavoro.


Finora il governo italiano, fra i più accesi oppositori della direttiva europea sul copyright, ha ignorato il problema. Non poteva essere diversamente, considerato il pregiudizio ideologico nei confronti dell’informazione e di tutti i corpi intermedi della società. Il tema è rimasto fuori dai cosiddetti Stati generali dell’editoria, convocati dal governo uscente, dove invece ha prevalso un’impostazione diretta a indebolire l’informazione professionale con tagli al fondo del pluralismo dell’informazione, colpire il lavoro regolare e moltiplicare i bavagli per i giornalisti, nel tentativo di abolire le domande e di cancellare il pensiero critico.


La FNSI chiede al nuovo governo, se nascerà, forte discontinuità. A cominciare dalla cancellazione dei tagli e dai bavagli. Al presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che ringraziamo per aver voluto fare insieme con la Fnsi la sua prima uscita pubblica sui temi dell’informazione, chiediamo di far sì che le istituzioni europee vigilino sul recepimento e sulla corretta applicazione della direttiva europea sul copyright e promuovano iniziative per richiamare gli Stati membri sul valore essenziale che riveste l’informazione per la tenuta delle istituzioni democratiche.

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Lavoro SINDACATO

Nuove opportunità per giovani aspiranti giornalisti

C’è tempo fino al 15 luglio per presentare la propria candidatura al programma europeo Youth4Regions rivolto agli aspiranti giornalisti tra i 18 e i 30 anni. In palio una settimana a Bruxelles dove i giovani potranno seguire corsi di formazione e conoscere gli esperti del settore.

Il programma europeo Youth4Regions, promosso dalla Direzione generale Politica regionale e urbana della Commissione UE, intende accrescere la consapevolezza e l’informazione sulle politiche regionali dell’Unione, incoraggiando gli studenti di giornalismo e i giornalisti alle prime armi ad occuparsi dei progetti cofinanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo coesione (FC).

Possono partecipare al programma Youth4Regions i cittadini europei, o di un paese della politica di vicinato, che hanno tra i 18 e i 30 anni. I candidati dovranno dimostrare di avere un reale interesse per il giornalismo, attraverso le proprie esperienze lavorative e di studio, e non aver partecipato a precedenti edizioni del programma.

Per aderire all’edizione 2019 del programma è necessario inviare, entro le ore 17.00 del 15 luglio 2019, un breve articolo (400-1.000 caratteri) o un video di 2-3 minuti che illustri un progetto cofinanziato dal FESR o FC.

La Dg Politica regionale e urbana della Commissione UE selezionerà 33 candidati che avranno la possibilità di partecipare alla Settimana europea delle regioni, in programma a Bruxelles dal 6 all’11 ottobre 2019; le spese di viaggio e alloggio saranno coperte dalla Commissione europea.

Nel corso dell’EU Regions Week i giovani selezionati potranno seguire corsi di giornalismo sugli affari UE, visitare le istituzioni europee e beneficiare della mentorship di giornalisti già affermati. Inoltre, i partecipanti riceveranno un certificato che attesterà l’esperienza lavorativa svolta a Bruxelles, in qualità di giornalista, nell’ambito della Settimana europea delle regioni.