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Rischio bavaglio sulle ordinanze di custodia cautelare

Rischia di farsi ancora più soffocante il bavaglio “di Stato” alla stampa. Nei giorni che precedono Natale la Camera dei deputati è chiamata a pronunciarsi (a scrutinio segreto) su un emendamento alla legge di delegazione europea presentato dal deputato di Azione Enrico Costa il cui obiettivo è quello di vietare la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare fino alla chiusura delle indagini preliminari.

La cornice entro la quale si vuole inserire la nuova stretta è quella dell’attuazione della direttiva europea sulla presunzione di innocenza, contro la quale la Fnsi si è già rivolta alla Commissione europea, denunciando più volte anche in piazza i danni che arreca al lavoro dei giornalisti e al diritto di cronaca.

“Al fine di garantire l’integrale e compiuto adeguamento alla direttiva”, si legge nel testo presentato da Costa, si delega il governo ad adottare, su proposta del ministro per gli Affari Europei e del ministro della Giustizia, uno o più decreti legislativi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge.

Nell’esercizio di tale delega, qualora l’emendamento venisse approvato, il governo sarebbe tenuto a seguire “il seguente principio e criterio direttivi specifico: modificare l’articolo 114 del codice di procedura penale prevedendo, nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione e in attuazione dei princìpi e diritti sanciti dagli articoli 24 e 27 della Costituzione, il divieto di pubblicazione dell’ordinanza di custodia cautelare finché non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare”.

Oltre a quella di Enrico Costa, il testo reca la firma del deputato di Italia Viva, Davide Faraone. Il governo ha dato parere negativo, ma la maggioranza è divisa e, se non venisse ritirato, l’emendamento avrebbe serie possibilità di essere approvato.

«Il bavaglio è sempre più stretto intorno all’informazione», rileva Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi. «Questo emendamento – incalza – renderebbe proibitivo il lavoro dei cronisti, ma è esattamente ciò che vuole certa politica allergica alla libertà di stampa. Anzi, alla libertà. Norme di questo tipo servono solo al potere, non certo ai cittadini».

Fonte: FNSI

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SINDACATO

Quota sindacale pensionati – 2024 – Rentnerbeitrag

Bolzano,15.12.2023

Care/i Colleghe/i,

Come ben sapete, da un anno e mezzo il contributo di ottantamila euro dell’INPGI si è dimezzato e potrebbe essere azzerato con il 1° luglio 2024 se non interverrà una convenzione tra il nuovo gruppo dirigente INPGI-FNSI ed associazioni regionali di stampa. Entro quella data dovrebbero svolgersi le elezioni dell’INPGI 2, che, in base all’attuale bozza di statuto di cui si ha conoscenza, non prevede la precedente articolazione territoriale che si basava sugli uffici di corrispondenza territoriali.

I contributi INPGI, CASAGIT, dello 0,30% FNSI e della quota aggiuntiva da parte di colleghe/i attivi hanno finora garantito risorse sufficienti per sostenere le spese di funzionamento del Sindacato Giornalisti e di ufficio di corrispondenza INPGI e CASAGIT, a cominciare dal pagamento degli stipendi delle nostre tre preziose collaboratrici.L’ufficio di Bolzano in via dei Vanga 22 è a disposizione di tutte/i non solo attivi, ma anche pensionati, con servizi che si stanno trasformando come quelli di un patronato con la collaborazione della Confesercenti a Bolzano per lo svolgimento di qualsiasi tipo di pratica, anche fiscale a condizioni agevolate per gli iscritti al Sindacato Giornalisti. Inoltre, la segreteria è stata sempre di grande aiuto e collaborazione nel disbrigo di pratiche come lo SPID, la PEC indispensabile per essere iscritti all’Ordine o di verifica, attraverso lo SPID di pratiche pensionistiche. È in via di definizione un accordo di collaborazione con la Cassa di Risparmio Bolzano – Sparkasse che prevede uno sconto del 50% sul contro premium, il più completo erogato dalla banca, che ha sportelli in tutto il Trentino Alto Adige. Infine il 23 giugno 2023 è arrivata l’autorizzazione ad ente formatore che qualifica ulteriormente il Sindacato Giornalisti, attività complementare a quella dell’Ordine. Inutile ricordare infine il ruolo cruciale che ha svolto la FNSI nella difesa delle pensioni sia in essere che future all’atto del passaggio dall’INPGI all’INPS, con il rischio concreto di un ricalcolo dell’assegno sia per il passato che per il futuro.

Per potere garantire la sostenibilità del nostro sindacato e pagare regolarmente gli stipendi, il consiglio direttivo è stato costretto a prendere la decisione di proporre una quota a titolo volontario  per il 2024.

Rivolgiamo, quindi, un appello alla solidarietà intergenerazionale chiedendo anche ai pensionati di contribuire alla casa comune, nella consapevolezza che la maggior parte di chi è in quiescenza riceve emolumenti superiori alla  maggioranza dei colleghi in attività.

Per dare il buon esempio, sia il segretario Rocco Cerone sia il tesoriere Heinrich Pernter hanno già provveduto al versamento della propria quota di cento euro. Confidiamo che il gesto possa essere emulato anche dai colleghi e dalle colleghe in indirizzo.

Il versamento della quota va eseguito con bonifico bancario sul c/c presso la Cassa di Risparmio di Bolzano, Agenzia 2, Corso Libertà 84, IBAN:

IT95 O 060 4511 6020 0000 0238 000.

Il segretario regionale Rocco Cerone – Il tesoriere Heinrich Pernter

Bozen, den 15.12.2023

Liebe Kolleginnen und Kollegen,

wie ihr wisst, wurde der INPGI-Beitrag von 80.000 Euro in den letzten anderthalb Jahren halbiert und könnte am 1. Juli 2024 auf Null reduziert werden, falls es nicht zu einer Einigung zwischen der INPGI-FNSI-Führung und den regionalen Journalistengewerkschaften kommt. Bis zu diesem Zeitpunkt sollte es Wahlen zur INPGl-2-Führung geben. Der Statutenentwurf sieht nach derzeitiger Kenntnislage die bisherige Organisation auf Grundlage territorialer Korrespondenzbüros nicht vor. Die Beiträge von INPGI und CASAGIT, der Dienstleistungsbeitrag von 0,30 % des Gehalts und der zusätzliche Jahresbeitrag der berufstätigen Kollegen haben bisher ausreichende Mittel garantiert, um die Betriebskosten der Journalistengewerkschaft und der Korrespondenzbüros von INPGI und CASAGIT zu decken, angefangen bei der Zahlung der Gehälter an unsere drei geschätzten Mitarbeiterinnen.

Das Büro in der Bozner Wangergasse 22 steht allen Berufstätigen und auch den Rentnern jederzeit mit verschiedenen Dienstleistungen zur Verfügung. Es ist in Zusammenarbeit mit dem Confesercenti-Verband zu einer Art Patronat geworden. Zu günstigen Bedingungen erbringt es für alle Gewerkschaftsmitglieder jegliche Art von Leistungen ­einschließlich Steuerbeistand. Außerdem bietet das Gewerkschaftssekretariat stets Hilfe bei der Einrichtung von SPID und PEC, beides unerlässlich für die Mitgliedschaft bei der Journalistenkammer und bei Rentenangelegenheiten. Ferner ist ein Abkommen mit der Sparkasse über einen 50-prozentigen  Rabatt auf die Gebühren in Ausarbeitung. Das Abkommen wird in allen Filialen in Südtirol und dem Trentino gültig sein. Auch erhielt die Gewerkschaft am 23. Juni die Zulassung als Ausbildungseinrichtung, womit sie die Tätigkeit der Journalistenkammer ergänzen kann. Hervorzuheben ist schließlich der maßgebliche Einsatz des Gewerkschaftsdachverbandes FNSI bei der Verteidigung der derzeitigen und der zukünftigen Renten. Beim Übergang der Rentenkasse vom INPGI zum INPS bestand nämlich die tatsächliche Gefahr, dass die bereits ausbezahlten und die künftigen Renten nach dem wesentlich ungünstigeren Beitragssystem anstelle des gehaltsabhängigen Systems berechnet würden.

Um die Nachhaltigkeit unserer Gewerkschaft und die pünktliche Bezahlung der Gehälter zu garantieren, sah sich der Gewerkschafsvorstand gezwungen, einen Jahresbeitrag auf freiwilliger Basis für das Jahr 2024 vorzuschlagen. Wir appellieren daher an die Generationen übergreifende Solidarität und ersuchen auch die Rentner um einen Beitrag zum gemeinsamen Haus. Wir tun das im Bewusstsein, dass die meisten Rentner über höhere Einkünfte verfügen als die berufstätigen Kollegen.

Mit gutem Beispiel vorangegangen sind sowohl Sekretär Rocco Cerone als auch Schatzmeister Heinrich Pernter, indem sie bereits einen Beitrag von je 100 Euro eingezahlt haben. Wir vertrauen darauf, dass auch möglichst viele Kolleginnen und Kollegen diesem Beispiel folgen wollen.

Die Zahlung des  Mitgliedsbeitrags hat per Banküberweisung auf nachstehendes Konto zu erfolgen:

Südtiroler Sparkasse, Agentur 2, Freiheitsstr. 84, Bozen, IBAN IT95 O 060 4511 6020 0000 0238 000

Der Regionalsekretär Rocco Cerone  – Schatzmeister Heinrich Pernter

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Giornalisti in piazza a Roma contro il ddl diffamazione

Giornalisti in campo per sensibilizzare opinione pubblica e addetti ai lavori sui pericoli legati al disegno di legge di riforma della diffamazione in discussione in commissione Giustizia del Senato. Per lanciare l’allarme, la Fnsi ha convocato in piazza Santi Apostoli a Roma una riunione straordinaria del Consiglio nazionale, giovedì 14 dicembre 2023, invitando a partecipare i rappresentanti degli organismi della categoria, parlamentari, magistrati.

«È un ddl pericoloso perché allontana l’Italia dagli standard europei», ha sottolineato il presidente della Federazione della Stampa, Vittorio di Trapani, aprendo la manifestazione con un ricordo di Antonio Megalizzi, ucciso cinque anni fa in un attentato a Strasburgo. Poi anche parole di sostegno ai colleghi della Dire, vittime di «editori che continuano a licenziare».

«Ci troviamo di fronte a due azioni parallele, in Italia e in Europa, che si stringono a tenaglia sulla libertà di stampa – ha sottolineato la segretaria della Fnsi, Alessandra Costante -. Il ddl sulla diffamazione è un testo liberticida, perché uccide la capacità dei giornalisti di cercare e pubblicare notizie».

Costante ha quindi puntato il dito contro la volontà di Italia, Francia e Germania di consentire, nell’ambito della discussione sulla legge europea sulla libertà dei media, la possibilità di mettere sotto controllo i telefoni dei giornalisti nel nome della sicurezza nazionale. «Ma quale è la definizione di sicurezza nazionale? – si è chiesta -. Tutto può essere sicurezza nazionale. Dobbiamo far sentire la nostra voce e riunire la gente nel nome delle nostre richieste».

«Abbiamo condiviso con la Federazione gli emendamenti al disegno di legge, che ci auguriamo venga modificato. Quanto previsto nel ddl è molto inadeguato», ha detto il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, invitando i parlamentari a sostenere la proposta sull’equo compenso messa a punto dal Consiglio nazionale.

Il segretario Usigrai, Daniele Macheda, ha messo in evidenza come il tema riguardi a vicino anche il servizio pubblico. Il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, ha ricordato che «il diritto all’informazione è essenziale per la qualità della democrazia» e che «occorre trovare il giusto contemperamento tra i diversi diritti».

All’iniziativa hanno partecipato anche Salvo Guglielmino (Cisl), Giulia Guida (Slc Cgil), Fabrizio Cassinelli del Gruppo Cronisti Lombardi, giornalisti del Cdr dell’Ansa e della rete NoBavaglio, con il portavoce Marino Bisso, Anna Del Freo, nella veste di componente italiana dell’Esecutivo della Efj e Paolo Borrometi, referente della Fnsi per i progetti di educazione alla legalità.

Hanno espresso il loro sostegno Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana e Walter Verini del Pd, in piazza insieme ad altri parlamentari dei loro partiti.

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Addio a Marco Gardenghi, una vita per il sindacato

È morto Marco Gardenghi, amico, collega, compagno di battaglie sui diritti e contro il precariato Una giornata triste quella di oggi 10 dicembre anche per il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige.

È morto Marco Gardenghi, amico e collega, compagno di tante battaglie per i diritti di chi fa informazione e contro il precariato in tutte le sue forme. Gardenghi aveva 69 anni: si è spento all’ospedale di Ferrara, la sua città, dopo una lunga malattia vissuta con caparbietà, dignità, forza, senza lamentazioni, così come ci ha insegnato a vivere la vita professionale e quella sindacale.

«Il Sindacato regionale si stringe alla famiglia di Marco, alla moglie Vita e alla figlia Elisabetta, ma anche alla sua seconda famiglia, l’Aser, l’Assostampa dell’Emilia Romagna, in particolare a Matteo Naccari, cui lo stesso Marco aveva passato il testimone, e a Paolo Amadasi, attuale presidente. Marco c’era sempre. Preparato, disponibile, generoso e polemico. Sì polemico, di quella polemica costruttiva, convinta e sempre e solo tesa al bene collettivo, mai per tornaconto personale».

Chi vorrà salutare Marco, lo potrà fare venerdì 15 dicembre alle 14.20 nell’Aula del Commiato della Certosa di Ferrara.

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Giornalisti minacciati Ordine dei giornalisti SINDACATO

Conferenza stampa Odg e Fnsi a Roma per il Ddl sulla diffamazione a mezzo stampa


Ddl Diffamazione, domani, mercoledì 25, ore 14 conferenza stampa Odg e Fnsi nella sede nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Il testo del Disegno di legge in materia di diffamazione a mezzo stampa adottato dalla commissione Giustizia del Senato quale testo base per la prosecuzione dei lavori non tutela la libertà di informazione, rischiando di comprimere l’autonomia dei giornalisti e, dunque, il diritto dei cittadini ad essere informati. Ne sono convinti il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale della Stampa italiana che, per denunciarne le criticità, convocano una conferenza stampa per domani, mercoledì 25 ottobre 2023, alle ore 14, nella sede del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, in via Sommacampagna 19, a Roma. All’incontro partecipano Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Gianluca Amadori, componente del Comitato esecutivo del Cnog, Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi e Vittorio di Trapani, presidente Fnsi. “Così com’è formulato – rilevano sindacato e Ordine – quel testo non assicura il corretto e doveroso bilanciamento di principi costituzionalmente garantiti, quali la tutela della dignità della persona e il diritto dei cittadini all’informazione”.
Roma, 24 ottobre 2023

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Cdr con FNSI: ‘Uniti per il rinnovo del contratto e la qualità dell’informazione’

La Conferenza nazionale dei Comitati e fiduciari di redazione, riunita a Roma, giovedì 5 ottobre 2023, ha approvato all’unanimità la piattaforma di rivendicazioni che fissa le priorità dell’azione sindacale ed eletto i propri rappresentanti in Commissione contratto Fieg-Fnsi. La segretaria generale Alessandra Costante: «Pronti al dialogo, ma anche alla mobilitazione».

Riunione della Conferenza nazionale dei Comitati e fiduciari di redazione, giovedì 5 ottobre 2023, a Roma. Nella sede della Fnsi, giornaliste e giornalisti della rappresentanza sindacale aziendale hanno approvato all’unanimità la piattaforma di rivendicazioni in 15 punti che fissa le priorità dell’azione sindacale anche in vista di un «auspicabile e non più rinviabile confronto» con la politica e con gli editori.

«I giornalisti italiani sono pronti al dialogo, ma anche alla mobilitazione per recuperare la dignità e la centralità del lavoro giornalistico», spiega la segretaria generale Alessandra Costate.

Fra i temi affrontati nella giornata di confronto: la difesa reale dei contratti di lavoro e della qualità dell’informazione, «perché non si può retrocedere sui diritti per una flessibilità che le aziende in gran parte vogliono declinare come precariato selvaggio e ricatto occupazionale»; la formazione sindacale, l’equo compenso per i lavoratori autonomi, la centralità del giornalismo locale e del servizio pubblico, l’organizzazione del lavoro nell’online e negli uffici stampa privati, l’impegno a ottenere l’agibilità sindacale per chi lavora negli uffici stampa pubblici, le sfide poste dall’innovazione tecnologica.

Al termine dei lavori dell’assemblea sono anche stati eletti i rappresentanti dei Cdr nella Commissione contratto permanente Fieg-Fnsi:

  • Alessio Antonini, Giancarlo Macaluso, Francesco Strippoli e Rossella Verga (quotidiani);
  • Antonio Coronato, Elisabetta Santon e Luigi Ferraiuolo (emittenza radiotelevisiva);
  • Ivan Zinzi e Daniela Stigliano (periodici);
  • Marta Tartarini e Paolo Rubino (agenzie di stampa);
  • Daniele De Salvo e Silvia Nani (corrispondenti, collaboratori fissi, pubblicisti part-time);
  • Antonella Loi (Siti online, uffici stampa, service).

La Commissione contratto, completata dai rappresentanti dei Comitati e fiduciari di redazione eletti al termine della riunione della Conferenza, saranno integrate da esperti di prossima individuazione.

Fonte: FNSI

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FNSI e SJG: ‘Serve un patto per il lavoro giornalistico’

La segretaria della Federazione nazionale della Stampa italiana, Alessandra Costante, è intervenuta all’assemblea annuale del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, affrontando anche il tema dell’intelligenza artificiale: «Dobbiamo governarla, affinché venga impiegata come supporto tecnico non generativo».

«Negli ultimi anni viviamo un paradosso: mentre cresce la domanda di informazione, diminuiscono i giornalisti professionali. Il lavoro giornalistico è diventato un lavoro povero. Chiediamo con forza al governo di tutelare il diritto al lavoro per tutti e il rispetto del lavoro giornalistico». Così la segretaria della Federazione nazionale della Stampa italiana, Alessandra Costante, intervenendo a Bolzano all’assemblea annuale del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige giovedì 21 settembre 2023.

«Per noi l’equo compenso è solo proporzionalità e coerenza con le retribuzioni contrattuali», ha precisato Costante. Durante il suo intervento, la segretaria della Fnsi ha parlato anche della «differenza enorme tra informazione e propaganda», precisando come la prima garantisca «la tenuta democratica del Paese, mentre la propaganda mina la democrazia», e dell’opportunità di riformare le leggi di settore, che «fotografano una realtà che non esiste più da decenni».

  • Sulle sfide legate alle nuove tecnologie, la segretaria della Fnsi ha specificato come sia intenzione della categoria confrontarsi apertamente sull’intelligenza artificiale, evitando che diventi uno strumento per distruggere posti di lavoro. «Se vogliamo che l’informazione e l’occupazione nell’informazione abbiano un futuro in questo Paese, dobbiamo governare l’intelligenza artificiale, affinché venga impiegata come supporto tecnico non generativo», ha concluso.
  • Nel corso dell’assemblea è intervenuto anche il segretario del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Rocco Cerone: «Proporremo una modifica delle leggi provinciali per garantire la stabilizzazione dei colleghi precari degli uffici stampa e affinché le provvidenza pubbliche all’editoria siano collegate al rispetto contrattualistica giornalistica e alla salvaguardia del lavoro». Cerone ha poi lanciato la proposta per un «un patto nazionale per il lavoro giornalistico», a partire dal Trentino Alto Adige.
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Assemblea annuale SJG a Bolzano il 21 settembre

Si terrà giovedì 21 settembre, presso la Kolpinghaus (Largo Adolph Kolping, 3, 39100 Bolzano), l’assemblea annuale del Sindacato dei giornalisti del Trentino-Alto Adige, alle ore 10. Tra i temi al’ordine del giorno, vi sono la digitalizzazione delll’informazione, la nuova governance dell’Inpgi 2, l’assistenza sanitaria Casagit. Ai lavori prenderà parte anche la segretaria generale della FNSI, Alessandra Costante.

I colleghi sono invitati.

* * *

Di seguito la lettera di invito del segretario regionale, Rocco Cerone

Care Colleghe, Cari Colleghi,
Vi ricordo l’assemblea annuale del Sindacato dei giornalisti del Trentino-Alto Adige (convocata alle ore 7.00 in prima convocazione e in seconda) alle ore 10 di Giovedi 21 settembre BZ.
I temi del lavoro, della digitalizzazione dell’informazione, della nuova governance dell’INPGI 2, dell’assistenza sanitaria Casagit, della riforma della professione al centro dei lavori con l’intervento della segretaria generale della FNSI Alessandra Costante.
Ordine del giorno:

  1. Elezione del presidente e del segretario verbalizzante dell’Assemblea;
  2. Relazione del Segretario;
  3. Relazione del Tesoriere;
  4. Relazione dei Revisori dei conti;
  5. Saluto ed intervento dei rappresentanti degli enti di categoria;
  6. Discussione delle relazioni;
  7. Approvazione del bilancio;
  8. Varie ed eventuali;
    In attesa di incontrarci, un cordiale saluto a tutti.

Il Segretario Regionale
Rocco Cerone

***

Liebe Kolleginnen und Kollegen,
die Journalistengewerkschaft erneuert ihre Gremien. Alle Mitglieder der Region Trentino-Südtirol sind daher am Donnerstag, 21 September, um 7 Uhr in erster und um 10 Uhr in im Kolpinghaus, Largo Adolph Kolping, 3, 39100 Bozen BZ, statt.
Die Themen Arbeit, die Digitalisierung der Information, die neue Governance des INPGI 2, die Casagit-Gesundheitsversorgung und die Reform des Berufsstandes im Mittelpunkt der Arbeit mit dem Beitrag der Generalsekretärin der FNSI Alessandra Costante
Tagesordnung:

  1. Wahl des Präsidenten und des Protokollführers der Versammlung;
  2. Bericht des Sekräters;
  3. Bericht des Schatzmeisters;
  4. Bericht der Rechnungsprüfer;
  5. Grußworte und Stellungnahme der Vertreter der Berufsgremien (FNSI, Kammer, Casagit u.s.w.);
  6. Diskussion;
  7. Genehmigung der Bilanz;
  8. Allfälliges;

Der Regionalsekräter
Rocco Cerone

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Avviso chiusura uffici Sjg per ferie estive

L’ufficio del Sindacato regionale dei giornalisti, dell’INPGI e della CASAGIT resterà chiuso per ferie da lunedì 7 agosto a domenica 27 agosto 2023.

Die Büros der Journalistengewerkschaft, des INPGI und der CASAGIT bleiben vom Montag, 7. August bis Sonntag, 27. August 2023 wegen Ferien geschlossen.

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Appello del Sindacato per il rispetto dell’attività giornalistica

Un appello al Prefetto, Filippo Santarelli, ed al Questore di Trento, Maurizio Improta, affinchè intervengano sulle società di vigilanza privata che impediscono ai giornalisti lo svolgimento dell’attività costituzionalmente garantita dall’articolo 21 della Costituzione di raccolta di informazioni e di realizzazione di fotografie su suolo pubblico viene rivolto dal Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige, d’intesa con Assostampa Trento ed Unione Cronisti regionale.

La richiesta di ripristino della legalità in una nota del segretario regionale Rocco Cerone, che ricorda il divieto opposto ad un cronista del Nuovo Trentino che stava realizzando un servizio in via Brennero a Trento, pubblicato oggi dal quotidiano a pagina 5. I responsabili della pubblica sicurezza debbono garantire la libertà di movimento ai giornalisti.

Dopo il caso della preside del Liceo Da Vinci di Trento, che ha impedito l’accesso ai giornalisti all’esame pubblico della studentessa riammessa dal TAR alla maturità, è il secondo episodio in pochi giorni che lede la libertà di stampa.

Conoscendo la sensibilità del Prefetto Santarelli e del Questore Improta – conclude la nota del Segretario regionale Cerone – sono sicuro in un positivo intervento di richiamo che consenta ai giornalisti di continuare a documentare liberamente il cantiere di via Brennero a Trento.