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Giornalisti minacciati Ordine dei giornalisti SINDACATO

Conferenza stampa Odg e Fnsi a Roma per il Ddl sulla diffamazione a mezzo stampa


Ddl Diffamazione, domani, mercoledì 25, ore 14 conferenza stampa Odg e Fnsi nella sede nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Il testo del Disegno di legge in materia di diffamazione a mezzo stampa adottato dalla commissione Giustizia del Senato quale testo base per la prosecuzione dei lavori non tutela la libertà di informazione, rischiando di comprimere l’autonomia dei giornalisti e, dunque, il diritto dei cittadini ad essere informati. Ne sono convinti il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale della Stampa italiana che, per denunciarne le criticità, convocano una conferenza stampa per domani, mercoledì 25 ottobre 2023, alle ore 14, nella sede del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, in via Sommacampagna 19, a Roma. All’incontro partecipano Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Gianluca Amadori, componente del Comitato esecutivo del Cnog, Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi e Vittorio di Trapani, presidente Fnsi. “Così com’è formulato – rilevano sindacato e Ordine – quel testo non assicura il corretto e doveroso bilanciamento di principi costituzionalmente garantiti, quali la tutela della dignità della persona e il diritto dei cittadini all’informazione”.
Roma, 24 ottobre 2023

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Cordoglio di SjG, Ungp e Assostampa per la scomparsa di Gianni Faustini

Il Sindacato dei Giornalisti del Trentino Alto Adige esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa di Gianni Faustini e si stringe attorno al figlio Alberto, giornalista anch’egli e direttore di Alto Adige e l’Adige, ed alla sua famiglia.

Desideriamo ricordare nella sua vita spesa nella professione giornalistica sempre ai massimi livelli – in RAI, Alto Adige, l’Adige – il suo impegno nell’adozione della prima carta deontologica dei doveri giornalisti nel 1993, che introdusse nella sua veste di presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. 

Se ne va una delle più eminenti figure della professione giornalistica del Trentino Alto Adige e nazionale.

* * *

Non è solo il Trentino ma tutto il Paese che con la scomparsa di Gianni Faustini perde un esempio di serietà, umanità e integrità giornalistica. 

Giornalista professionista iscritto all’Ordine del Trentino Alto Adige dal 1962, Faustini era laureato in Storia contemporanea a Pavia. Nel corso della vita ha diretto il quotidiano “Alto Adige” e successivamente “L’Adige. È stato (nel 1972) il primo presidente dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige e poi segretario dell’Ordine nazionale e dal novembre 1991 presidente fino al 1995. Instancabile nei consigli e anche nei dettami della deontologia giornalistica (la Carta dei doveri del giornalista fu approvata quando lui era presidente del Consiglio Nazionale) perchè alta era la sua visione della funzione della stampa all’interno di una democrazia. Il Trentino perde uno dei testimoni più attenti e critici del panorama giornalistico e un figlio affettuoso di questa terra. Assostampa Trentina si unisce al cordoglio della famiglia. 

Assostampa Trentina

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Sconcerto Sjg e Odg per affido Ufficio stampa del Comune di Merano a non iscritto all’Ordine

Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige e il sindacato regionale dei Giornalisti FNSI esprimono sconcerto e dissenso rispetto alla delibera firmata in data 02.11 dal Sindaco di Merano Paul Rösch con la quale si affida il ruolo di responsabile dell’Ufficio stampa ad un soggetto non iscritto all’Albo dei Giornalisti e questo in chiara inottemperanza delle disposizioni della Legge n. 150/2000, citata nella
medesima delibera.

Desta forte perplessità anche la scarsa trasparenza con la quale si è attivata la procedura di selezione. In assenza di un bando a pubblica evidenza si è preferito interpellare tre soggetti (scelti senza alcun preventivo criterio) due dei quali iscritti all’Albo dei Giornalisti, optando infine per l’offerta economica più vantaggiosa depositata appunto dal candidato non Giornalista del quale, come specificato nella delibera “è stato esaminato il curriculum dal quale emerge una significativa esperienza”, probabilmente però non in ambito giornalistico.

Quanto accaduto a Merano, da molti punti di vista, non ha precedenti a livello nazionale nella Pubblica Amministrazione.

Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige e il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige/SüdtirolFNSI chiedono dunque l’immediato annullamento della delibera in oggetto riservandosi, in caso contrario, di attivare le vie legali e di querelare in sede penale eventuali episodi di esercizio abusivo della professione nel caso in cui il ruolo succitato forse ricoperto da un soggetto non iscritto all’Ordine dei Giornalisti.

(Foto: Wikimedia)

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Giornalisti, documento di 22 consiglieri nazionali: «Al lavoro per elezioni trasparenti»

«Un decreto legge consente anche all’Ordine dei Giornalisti di accedere allo strumento del voto elettronico per l’elezione dei Consigli regionali e del Consiglio nazionale (Cnog). Adesso non dovrebbero esserci più ostacoli al voto. Per questo è necessario avviare da subito un percorso trasparente e partecipato che veda il pieno e totale coinvolgimento dei consiglieri nazionali e degli Ordini regionali per l’adozione del regolamento e la scelta della piattaforma». Lo scrivono, in un documento, 22 consiglieri nazionali.

«Il regolamento – prosegue il testo – dovrà garantire tre caratteri fondanti per una partecipazione realmente democratica vale a dire segretezza, libertà e personalità del voto. Non deve essere consentita alcuna manovra che favorisca l’esercizio del voto ad uso e consumo dei “signori delle tessere”. La democrazia non può ridursi a un “click”.

«L’approvazione del regolamento e la scelta di una piattaforma non possono neppure diventare il pretesto per un differimento del voto oltre il 28 gennaio, termine ultimo fissato dal decreto. Per questo chiediamo l’immediata fissazione di un calendario di lavoro per commissioni e consiglio nazionale in grado di rispettare le scadenze fissate. Il regolamento deve essere licenziato entro un mese dal Cnog per poi dare tempo al ministero di esaminarlo.

«Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti non si riunisce da ormai quasi quattro mesi. Il suo ruolo è stato del tutto esautorato. Il luogo della discussione, del confronto e delle decisioni è deserto da oltre cento giorni. In questo periodo il presidente Verna ha assunto una serie di iniziative che sono andate ben al di là della ordinaria amministrazione ed ha preso numerose decisioni senza il mandato del Consiglio nazionale, che non è stato minimamente coinvolto, che è stato scarsamente informato e in ogni caso soltanto a cose fatte. Una gestione verticistica  dell’Ordine con il risultato che il presidente e l’esecutivo, che ha visto le dimissioni di quattro dei suoi nove componenti (in totale dissenso rispetto all’intenzione di perseguire il rinvio delle elezioni) decidono ormai per tutti. E’ mancato anche il confronto e il rapporto con la Consulta dei presidenti che in questo periodo è stato del tutto assente.

«Ricordiamo che se si fosse votato in sicurezza, come le circostanze lo permettevano, il 27 settembre e il 4 e 11 ottobre, l’Ordine dei giornalisti avrebbe un nuovo Consiglio nazionale regolarmente eletto, con le nuove cariche istituzionali nel pieno esercizio delle loro funzioni».

Giannetto Baldi
Michele Buono
Lucio Bussi
Cristina Caccia
Michela Canova
Elisabetta Cosci
Guido D’Ubaldo
Andrea Ferro
Walter Filagrana (Trentino Alto Adige)
Dino Frambati
Luca Frati
Giuseppe Gandolfo
Augusto Goio (Trentino Alto Adige)
Michele Lorusso
Valentino Losito
Nadia Monetti
Gianni Montesano
Giuseppe Murru
Maurizio Paglialunga
Enrico Romagnoli
Gian Maria Sias
Maria Zegarelli

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Consiglio nazionale dell’Odg: ecco i candidati di #ControCorrente

Alle elezioni del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti spostate al 15 novembre prossimo dall’attuale presidente Carlo Verna, i colleghi che si riconoscono in #ControCorrente Trentino Alto Adige/Südtirol ufficializzano le tre candidature per il rinnovo dei rappresentanti della regione. Lo rende noto un comunicato di #ControCorrente, sottoscritto da un gruppo di colleghi del Trentino Alto Adige/Südtirol.

I candidati sono il giornalista pubblicista Walter Filagrana, 42 anni, che lavora all’ufficio stampa di Confcommercio Trentino, il giornalista professionista Fabrizio Franchi, caposervizio cultura del quotidiano l’Adige, già presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige/Südtirol; il giornalista professionista Markus Perwanger, caporedattore della Struttura programmi di Rai Südtirol, candidato nel collegio unico nazionale in rappresentanza delle minoranze linguistiche tedesca e slovena.

I giornalisti della regione saranno chiamati a votare i loro rappresentanti domenica 15 novembre: a Trento presso il Grand Hotel Trento (piazza Dante, 20) dalle 10 alle 18; a Bolzano, alla Kolpinghaus, in largo Kolping 3, sempre dalle 10 alle 18.

Il turno di ballottaggio si terrà domenica 22 novembre.

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Ordine dei giornalisti nel caos: i giochi di Verna per impedire il voto

È sconcertante quanto sta accadendo al Senato, nell’imbarazzante silenzio del presidente nazionale dell’Ordine, Carlo Verna. Un emendamento al decreto Agosto – a firma di quattro esponenti di M5S (i campani D’Angelo e Puglia, la siciliana Floridia e il pugliese Dell’Olio,) propone di introdurre una modifica alla Legge Professionale 69/1963 e, nell’attesa, di prorogare per un anno, fino al 25 ottobre del 2021, l’attuale Consiglio nazionale dell’Ordine e gli Ordini regionali. Una proposta di riforma di cui non vi è traccia in alcun dibattito all’interno della categoria e che, evidentemente, è stata suggerita da qualche “manina” che conosce bene i meccanismi dell’Ordine. Inquietano anche il modo e il merito con cui viene affrontata la questione dei comunicatori.

Perché tutto questo silenzio?

L’esistenza di questo emendamento fa chiarezza sui finora inspiegabili tentativi di rinviare le elezioni per il rinnovo dei rappresentanti in seno all’Ordine, fissate fin dallo scorso mese di giugno per l’ultima domenica di settembre e le prime due di ottobre. Tentativi di rinvio che ignorano le indicazioni del Ministero della giustizia, il quale non più tardi di una settimana fa ha ribadito che non vi sono motivi che possano giustificare un rinvio delle date fissate, tantomeno la cosiddetta emergenza Covid-19, considerato che in tutta Italia si voterà anche per Referendum e amministrative.

Le elezioni si devono svolgere regolarmente nelle date in cui 18 Ordini regionali su 20 le hanno convocate, rispettando le scadenze di legge. Qualsiasi rinvio, peraltro privo di motivazione, espone al rischio che la situazione di contagio peggiori e non non sia più possibile votare: cosa che permetterebbe a qualcuno di restare incollato alla poltrona il più possibile. In barba al diritto dei colleghi di scegliere i propri rappresentanti alla scadenza definita dalla normativa.

EmilioAlbertario
GianlucaAmadori
FabioAzzolini
AntonellaBaccaro
GiannettoBaldi
IdaBaldi
RobertaBalzotti
CarloBartoli
LorenzoBasso
LauraBerti
FedericoBonelli
PaoloBorrometi
MarioBosonetto
LucioBussi
CristinaCaccia
MimmaCaligaris
MichelaCanova
ValerioCataldi
Rocco CeroneCerone
Angelo ConteConte
MarcoConti
UbaldoCordellini
ElisabettaCosci
CristinaCosentino
BeatriceCurci
RobertaD’Angelo
GuidoD’Ubaldo
DanielaDe Robert
LuciaDel Vecchio
MaurizioDi Schino
VittorioDi Trapani
FramcoElisei
SilviaFabbi
SerenaFasiello
AndreaFerro
WalterFiligrana
Diana AngelaFormaggio
BrunoFracasso
FabrizioFranchi
LucaFrati
LidiaGaleazzo
BeppeGandolfo
SilviaGarambois
SilviaGarbarino
FulvioGardumi
GiorgioGasco
ElenaGiordano
AugustoGoio
GabrieleGuccione
GiovannaGueci
IgnazioIngrao
MauroKeller
MauroLando
GraziaLeone
MariaLepri
RobertaLisi
MicheleLorusso
ValentinoLosito
DanielaMacheda
IvanoMaiorella
Peter Malfertheiner
AlessandraMancuso
GiampaoloMarchini
ClaudioMarincola
ElisabettaMarincola
Maria teresaMartinengo
GiosèMarzano
RobertoMastroianni
RossellaMatarrese
CristinaMazzariello
NadiaMonetti
GianniMontesano
SilviaMotroni
GiuseppeMurru
SoniaOranges
EduardoOrlando
FrancescoPadoa
FilippoPaganini
MaurizioPaglialunga
Marco NicolòPerinelli
PinaPetta
GianfrancoPiccoli
SilviaResta
PieroRicci
RobertoRinaldi
AndreaRustichelli
GiorgioSantelli
PaolaSembenotti
PaoloServenti Longhi
BeppeSgambellone
Gian marioSias
PaolaSpadari
GiampieroSpirito
ElisabettaStefanelli
FrancescoStrippoli
GianfrancoSummo
RosariaTalarico
StefanoTallia
MarinaTesta
TizianoTrevisan
AlessioVallerga
MarcoVignudelli
LuciaVisca
MariaZegarelli
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Ordine, battaglia sulle elezioni. Ministero: «Le modalità sono contenute in norme primarie»

Le elezioni per il rinnovo degli organismi dell’Ordine dei giornalisti sono state fissate per il prossimo ottobre. Tuttavia, tre Ordini regionali – Campania, Lombardia, Piemonte – non hanno proceduto con la convocazione prevista dai termini di legge (legge 69 del 3 febbrario 1963 e D.P.R del 4 febbraio 1965), chiedendo il rinvio per tutelare la salute dei colleghi dal rischio contagio. Al contrario gli altri 17 presidenti regionali, tra cui quello del Trentino Alto Adige/Südtirol, hanno attivato le procedure previste per andare al voto.

Il presidente nazionale Carlo Verna non ha ancora sollecitato i tre presidenti dei Consigli regionali a consentire il regolare svolgimento delle consultazioni. Tale atteggiamento, aggravato dall’approvazione di uno slittamento di 45 giorni della convocazione dei seggi, ha portato martedì scorso alle dimissioni di quattro componenti su nove dell’esecutivo nazionale, fra cui la vice presidente e il segretario.

Oggi il Ministero della Giustizia, a cui Verna ha scritto nei giorni scorsi rilevando criticità di carattere sanitario, ha risposto che le elezioni devono svolgersi secondo le modalità stabilite da norme primarie.

Di seguito riportiamo la nota di #ControCorrente, diffusa nei giorni scorsi, e il documento dei consiglieri del direttivo del Cnog dimissionari

«Non ci sono ragioni valide per rinviare il voto»

«In un momento di grave difficoltà per l’informazione e per la nostra professione, l’Ordine nazionale dei giornalisti deve essere messo in condizioni di piena operatività con il rinnovo degli organi di rappresentanza alla scadenza prevista dalla legge. Come presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti riteniamo che vada respinta qualunque ipotesi di slittamento di queste elezioni. Ma c’è chi punta a creare incertezza, cercando senza alcuna valida motivazione di rinviare il voto». È quanto si legge in un documento firmato dai presidenti degli Ordini regionali di Veneto, Toscana, Sardegna, Umbria, Trentino Alto Adige, Liguria, Molise, Puglia, Lazio e Valle d’Aosta e dal coordinatore dei vicepresidenti nazionali. I presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti «ritengono – proseguono Gianluca Amadori, Carlo Bartoli, Francesco Birocchi, Roberto Conticelli, Bruno Fracasso, Mauro Keller, Filippo Paganini, Pina Petta, Piero Ricci, Paola Spadari e Tiziano Trevisan – che il presidente nazionale Carlo Verna debba assumere iniziative efficaci, cosa che avrebbe dovuto aver già fatto, per spingere i tre presidenti di Ordini regionali che si stanno opponendo al rispetto della scadenza a dare corso alle procedure per lo svolgimento delle elezioni. Elezioni che lo stesso Verna aveva convocato nei termini previsti dalla legge e che segnano la fine del suo mandato triennale». Diciassette presidenti, aggiungono i firmatari, «hanno deciso di rispettare la legge convocando regolarmente le elezioni. Il rispetto della legge istitutiva dell’Ordine, la scrupolosa osservanza delle regole della democrazia non sono valori negoziabili, tanto più se il rischio è un indebito prolungamento della permanenza negli organi di rappresentanza. Una situazione che costituirebbe una anomalia nel vasto panorama degli ordini professionali. Per mesi, per senso di responsabilità, abbiamo fatto fronte in silenzio a questa incresciosa situazione, ma anche l’ultima decisione assunta – una diffida rivolta al Ministero vigilante – non va nella direzione della chiarezza e dell’assunzione di responsabilità da parte del presidente di fronte agli iscritti. Per questi motivi – concludono – comprendiamo le ragioni dei quattro componenti dell’Esecutivo, tra cui la vicepresidente e il segretario nazionale, che si sono dimessi in dissenso con il presidente nazionale. A loro va la nostra solidarietà». #ControCorrente nazionale, componente di maggioranza Casagit, Inpgi, Fnsi

«I giornalisti italiani hanno diritto di votare, l’Ordine non può negare le elezioni»

Secondo qualcuno in Italia possono votare tutti, ma non i giornalisti. Anzi, a dire il vero, anche  i giornalisti potranno votare per il rinnovo delle cariche dell’Ordine nazionale e degli ordini regionali ma solo quando farà comodo ai presidenti dei tre ordini regionali (Campania, Lombardia e Piemonte) che, scommettendo sulla ripresa della pandemia per prolungare sine die il loro incarico, non hanno ancora convocato le elezioni nei loro territori. E non lo hanno fatto giocando di sponda con il presidente nazionale Carlo Verna (appoggiato solo da una parte dell’esecutivo), che non ha voluto assumere iniziative efficaci per garantire la regolare vita democratica dell’Ordine. Comportamenti che si commentano da soli. Mancanza di trasparenza e democrazia che sono sotto gli occhi di tutti, tanto più che altri 17 presidenti di ordini regionali, rispettando la legge, hanno regolarmente convocato le elezioni. #ControCorrente nazionale è al fianco dei colleghi dell’esecutivo dell’Ordine nazionale – Elisabetta Cosci, Guido d’Ubaldo, Andrea Ferro e Nadia Monetti che, con coerenza e responsabilità, mercoledì si sono dimessi in aperto dissenso con il tentativo del presidente Verna di scaricare sul ministero di Grazia e Giustizia una situazione che non è stato in grado di governare. Ed è al fianco dei 17 presidenti regionali, dei consiglieri regionali e nazionali, che si sono schierati dalla parte della legge e che hanno deciso, senza deliranti calcoli di bottega, di dare alla categoria la possibilità di esprimersi alle urne. Il documento presentato dai 4 dimissionari