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SINDACATO

Iscrizioni al Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige 2020

Se vuoi dare forza all’azione del Sindacato dei giornalisti a favore delle fasce più deboli della categoria, dentro e fuori le redazioni, e contribuire alla difesa della professione, sei ancora in tempo per iscriverti al Sindacato giornalisti Trentino Alto Adige.

Tutte le quote d’iscrizione restano invariate: 65 € per i professionali e i freelance; 50 € per i collaboratori.

Sono state confermate anche le agevolazioni per i nuovi iscritti praticanti e collaboratori: per il primo anno, i praticanti non dovranno, quindi, versare la quota annuale, ma solo la quota di servizio dello 0,30%. La quota annuale verrà versata dai praticanti nuovi iscritti solamente a partire dal secondo anno. Per i giornalisti collaboratori nuovi iscritti, la quota annuale versata all’atto dell’iscrizione avrà valore per i primi due anni di iscrizione.

Ecco un riepilogo delle quote 2020: 

  • Professionali: quota di servizio dello 0,30% più quota annuale di 65 €;
  • Pensionati: quota di servizio dello 0,30%;
  • Freelance (professionali cui non può essere applicata la quota dello 0,30%): quota fissa di 65 €;
  • Collaboratori: quota annuale di 50 €.

Potrai pagare la quota:

  • nei nostri uffici di Bolzano, in Via dei Vanga 22, o presso l’Ordine dei Giornalisti a Trento, in via Grazioli 5;
  • con bonifico bancario intestato al Sindacato giornalisti Trentino Alto Adige al seguente IBAN: IT95 O 060 4511 6020 0000 0238 000, Cassa di Risparmio di Bolzano, Agenzia 2, Corso Libertà 84.

Informazioni e servizi sui siti www.fnsi.it e www.sindacatogiornalistitnbz.it, presso i nostri uffici e al numero di telefono 0471 971438.

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Lavoro SINDACATO

Coronavirus, Sindacato chiede atteggiamento responsabile

Sul coronavirus, facciamo proprio l’appello ai giornalisti del presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti a mantenere un atteggiamento responsabile e a non propalare fake news. Lo afferma un comunicato congiunto di sindacato regionale giornalisti, Assostampa Trento ed Ordine dei Giornalisti.


In questo momento di massima attenzione – prosegue la nota – l’opinione pubblica ha bisogno di notizie professionali di qualità, continua la nota.
Notizie incontrollate e non verificate possono ingenerare il panico, conclude il comunicato.

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SINDACATO

Lorusso: ‘Ridurre le disuguaglianze per disinnescare il clima d’odio’

Il segretario Fnsi ha aperto nella sede della Civiltà Cattolica la tre giorni di iniziative dedicate all’importanza di promuove una informazione responsabile e inclusiva. Con lui il presidente Giulietti, il segretario del Cnog, Guido D’Ubaldo, il sottosegretario all’Editoria Martella, i rappresentati di Articolo21 e delle confessioni religiose. Padre Spadaro: «Usiamo le parole per costruire insieme la nostra democrazia».

Religiosi, politici e giornalisti a confronto sui temi dell’informazione e su come veicolare messaggi in grado di costruire ponti e non muri. Questo il filo conduttore della prima giornata di “Parole non pietre”, la manifestazione promossa dall’associazione Articolo21 con la Federazione nazionale della Stampa italiana, l’Usigrai, l’Ordine dei giornalisti del Lazio, il Centro Astalli, la Civiltà Cattolica e numerose altre realtà, in programma da venerdì 28 febbraio a domenica 1 marzo. All’apertura dei lavori, nella sede della Civiltà Cattolica, insieme con il direttore della rivista, padre Antonio Spadaro, erano presenti, fra gli altri, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti; la portavoce e il coordinatore del comitato scientifico di Articolo21, Elisa Marincola e Roberto Natale; il segretario del Cnog, Guido D’Ubaldo; il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella; padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di San Francesco; Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero delle Comunicazioni della Santa Sede; Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma; Alessandra Trotta, moderatora della Tavola Valdese; Abdellah Redouane, segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia; il disegnatore Mauro Biani, che ha donato all’iniziativa la vignetta “Parole non pietre”. La senatrice a viva Liliana Segre e Muhammad Abd al-Salam, segretario dell’Alto Comitato per l’attuazione documento sulla fratellanza, hanno inviato un video messaggio di saluto.

«Occorre una riflessione nella categoria che parta dal rispetto delle persone per contrastare la demagogia e i linguaggi dell’odio, anche affinché i giornalisti recuperino il loro ruolo nella costruzione dell’opinione pubblica. E occorre usare le parole con responsabilità, raccontando i fatti per quello che sono. Così come è necessario contrastare gli algoritmi dell’odio e della paura», ha affermato il segretario generale Lorusso, dopo l’introduzione di Elisa Marincola.

«Il confronto – ha aggiunto – può e a volte deve essere aspro, ma non può diventare una chiamata alle armi. E non si può cadere nell’inganno che la mancanza di regole nella rete si possa tradurre in libertà di offendere o nel superamento del ruolo dei professionisti dell’informazione, perché profilare gli utenti, creare le camere dell’eco significa aprire le porte alla diffusione di paure e rancori. Al contrario, il confronto è necessario per superare gli steccati e aprire la società, anche per superare quelle disuguaglianze che contribuiscono a creare il clima che genera odio. E il ruolo dell’informazione nel superare le disuguaglianze, le discriminazioni e fake news è fondamentale. L’inclusione e l’attenzione agli ultimi devono essere punti cardine di un percorso per creare una società più giusta e far sì che le parole possano tornare ad avere il loro significato e a non essere usate come pietre».

Guido D’Ubaldo ha ribadito la necessità di prendere le distanze da polemiche violente e di scegliere le parole giuste per disinnescare linguaggio di odio e per costruire ponti e non muri. Roberto Natale si è soffermato sui concetti della Carta di Assisi e ha ribadito che l’articolo 21 della Costituzione non può essere preso a pretesto per sdoganare insulti e incitamento all’odio.

«Si rovesci la tendenza in atto sul dilagare delle fake news come in questi giorni» e si punti ad un «valore dell’informazione che parta dalla attendibilità delle fonti», ha chiesto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Andrea Martella. «La stampa – ha aggiunto – ha un ruolo decisivo e il governo ha il dovere di mettere i giornalisti nelle condizioni di svolgere al meglio le loro funzioni. Momenti come questo hanno a che fare con la qualità della nostra convivenza. Imprescindibile il ruolo dell’informazione: le parole possono essere mezzo per ferire,  attaccare, mortificare le diversità, alzare muri, separare, creare nemici». E dunque è necessario, «un atto, che sviluppi un codice di linguaggio allontanando le parole d’odio», ha concluso.

«Vogliamo comunicare un messaggio di coesione sociale, cioè vogliamo essere uniti per costruire la nostra società. Questo incontro, in particolare, questa prima sessione, mette insieme giornalisti, politici, religiosi perché tutti noi insieme abbiamo parole per costruire insieme la nostra democrazia», ha evidenziato Antonio Spadaro.

«La sintesi delle differenze crea qualcosa di bello. La cifra della comunicazione è una contaminazione vicendevole, un’arte sviluppata attraverso la parola viva», ha osservato padre Gambetti, puntando l’attenzione sull’importanza di educare ed educarsi. Paolo Ruffini ha ricordato l’interesse della Santa Sede per i temi della manifestazione e nello specifico per il tema dell’etica degli algoritmi. Mentre Abdellah Redouane e Alessandra Trotta hanno evidenziato l’importanza di aver voluto raccogliere i punti di vista delle diverse confessioni religione.

In chiusura il monito di Giuseppe Giulietti a dar vita ad una informazione capace di costruire, anziché distrugge, ribadendo il ruolo centrale dell’intermediazione nella formazione dell’opinione pubblica e le responsabilità dei media nella costruzione di dialogo e confronto. Al termine della mattinata i presenti hanno firmato il manifesto “Parole non pietre”, realizzato dalla illustrazione di Mauro Biani.

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SINDACATO

Lavoro autonomo, insediata la Commissione nazionale

Insediata la Commissione lavoro autonomo nazionale (Clan) della Fnsi che, presieduta dal segretario generale aggiunto freelance Mattia Motta, ha confermato coordinatore il triestino Maurizio Bekar. L’uscente è stato eletto con 11 voti, mentre la romana Solen De Luca ha ricevuto due preferenze. Ai lavori della Clan si sono affiancati quelli dell’assemblea nazionale che ha indicato i tre rappresentanti dei freelance nella Commissione contratto. I prescelti sono il milanese Giuseppe Ceccato (16 voti), la napoletana Roberta De Maddi (13), l’aostano Alessandro Mano (13). Hanno ricevuto preferenze, inoltre, la romana Gaia Giuliani (6), la milanese Nicoletta Morabito (6), il torinese Massimiliano Borgia (2). Registrata anche una scheda bianca.

«Si apre una fase nuova di rappresentanza per i giornalisti non dipendenti nel segno dell’inclusione e della responsabilità – dichiara Motta –. È importante sostenere sui territori le colleghe e i colleghi che si stanno organizzando in coordinamenti che fanno riferimento alle Assostampa e alle commissioni regionali del lavoro autonomo. Denunciare il falso lavoro autonomo che inquina l’informazione in Italia attraverso organizzazione, mobilitazione e, se necessario, conflitto è la prospettiva per passare dalla protesta alla proposta, dalla resistenza al progetto». 

Fonte: FNSI

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Lavoro SINDACATO

Rinvio del taglio al Fondo per il pluralismo, Lorusso: «Buona notizia, ora la riforma del settore»

Slitta a 24 mesi, dagli attuali 12 previsti in legge di Bilancio, l’intervento sui contributi all’editoria no profit e cooperativa. «La mobilitazione del sindacato dei giornalisti e di numerose associazioni e il sostegno di parlamentari di quasi tutte le forze politiche hanno reso possibile questo risultato», commenta il segretario generale della Fnsi.

Rinviato a 24 mesi, dagli attuali 12 previsti nell’ultima legge di Bilancio, lo stop dei contributi all’editoria no profit e cooperativa. Lo prevede un emendamento approvato dalle commissioni al Milleproroghe. «Il rinvio del taglio al Fondo per il pluralismo dell’informazione è una buona notizia per numerose testate edite da cooperative di giornalisti e no profit che rischiavano la chiusura. La mobilitazione del sindacato dei giornalisti e di numerose associazioni e il sostegno di parlamentari di quasi tutte le forze politiche hanno reso possibile questo risultato», è il commento del segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso.

«Adesso – prosegue – la scommessa è avviare la riforma del settore, come peraltro annunciato dal sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella, puntando sulla salvaguardia del pluralismo dell’informazione, essenziale per la tenuta delle istituzioni democratiche, e sul rilancio dell’occupazione regolare, contrastando il precariato e lo sfruttamento».

(Fonte: FNSI)

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Articolo 21 SINDACATO

Fondazione Megalizzi, una targa e un libro per ricordare Antonio

Una targa in ricordo di Antonio Megalizzi è stata inaugurata oggi, 13 febbraio, al Dipartimento di lettere e filosofia dell’Università di Trento, dove il giovane, rimasto ucciso in un attentato terroristico a Strasburgo nel dicembre del 2018, studiava. L’iniziativa è stata promossa dall’Università con la partecipazione della famiglia del giovane giornalista, dei compagni di studi, dei rappresentanti istituzionali, delle autorità militari, della città e degli esponenti della Federazione nazionale della Stampa italiana. La targa, posizionata accanto all’ulivo piantato in occasione della scomparsa, ricorda l’impegno di Megalizzi nel campo del giornalismo e della divulgazione delle istituzioni europee. “Ad Antonio Megalizzi – recita la targa – che ha inseguito il sogno di un’Europa giusta, libera e unita nella diversità attraverso la sua passione per la verità nella formazione e nell’informazione”.

Sempre a Trento, nel pomeriggio, nella sala di rappresentanza del Comune di Palazzo Geremia è stato anche presentato il libro “Il sogno di Antonio” di Paolo Borrometi. «La Fondazione Megalizzi deve tentare di capire i percorsi di Antonio e trasformarli in azione. L’operazione difficile nostra sarà quella di capire come continuare il suo percorso. Il sogno è ideale, noi dobbiamo far vivere il mondo», ha detto il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, che prima dell’inizio della presentazone del libro ha lanciato un appello per la libertà di Patrick George Zaky, lo studente dell’Università di Bologna in prigione in Egitto. «Non è un reato avere delle passioni civili. Queste storie – ha aggiunto Giulietti, presente insieme con il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani – sono unite dal segno che i ponti consentono di incontrare le diversità. Se non hai i ponti non puoi incontrare gli altri».

La targa e la presentazione del libro rientrano nel programma della due giorni di eventi organizzati in occasione dell’inaugurazione della Fondazione Antonio Megalizzi che sarà presentata domani, 14 febbraio, alle 10.30, nella sala Depero del Palazzo della Provincia. Saranno presenti, fra gli altri: la presidente della Fondazione, Luana Moresco; il presidente Giulietti; il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli; l’ex presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani; l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini; il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti; il sindaco Alessandro Andreatta; il rettore Paolo Collini; la responsabile editoriale di Europhonica – Raduni, Amanda Luisa Guida.

Promossa insieme con la famiglia da Fnsi, Provincia autonoma e Comune di Trento, Università di Trento, Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, Usigrai e associazioni Articolo21 e Rad-Uni, la Fondazione è nata per dare seguito all’impegno di Antonio nel raccontare e contribuire a costruire un’Europa unita e solidale.

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Articolo 21 SINDACATO

Fondazione Antonio Megalizzi, il 14 febbraio l’inaugurazione a Trento

Appuntamento alle 10.30 nella sala Depero del Palazzo della Provincia. Prologo il 13 febbraio: alle 15.30 verrà svelata all’Università (giardino di palazzo Prodi) una stele intitolata alla memoria di Antonio; alle 17, in Comune, presentazione del libro ‘Il sogno di Antonio’ di Paolo Borrometi.

Venerdì 14 febbraio 2020, alle 10.30, si svolgerà a Trento, nella sala Depero del Palazzo della Provincia, la cerimonia di presentazione della Fondazione Antonio Megalizzi. Promossa insieme con la famiglia da Fnsi, Provincia autonoma e Comune di Trento, Università di Trento, Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, Usigrai e associazioni Articolo21 e Rad-Uni, la Fondazione è nata per dare seguito all’impegno di Antonio nel raccontare e contribuire a costruire un’Europa unita e solidale. Alla presentazione saranno presenti, fra gli altri: la presidente della Fondazione, Luana Moresco; il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti; il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli; l’ex presidente dell’Parlamento Ue Antonio Tajani; l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini; il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti; il sindaco Alessandro Andreatta; il rettore Paolo Collini; la responsabile editoriale di Europhonica – Raduni, Amanda Luisa Guida.

Il prologo della presentazione della Fondazione avrà luogo giovedì 13 febbraio alle 15.30 con una cerimonia all’Università, dove verrà svelata, nel giardino di palazzo Prodi, una stele intitolata alla memoria di Antonio. Fra i partecipanti: il rettore Collini; l’assessore all’Istruzione, Università e Ricerca della Provincia Mirko Bisesti; il sindaco Alessandro Andreatta; il commissario del governo per la Provincia, Sandro Lombardi; don Marco Saiani e la presidente della Fondazione, Luana Moresco.

Nella stessa giornata di giovedì, alle 17, nella sala di rappresentanza del Comune di Palazzo Geremia presentazione del libro ‘Il sogno di Antonio’ di Paolo Borrometi. Con l’autore saranno presenti il capo della Rappresentanza della Commissione Europea di Milano, Massimo Gaudina; l’assessore comunale Corrado Bungaro; il presidente della Fnsi, Giulietti; il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani; la vicepresidente della Fondazione, Federica Megalizzi; la professoressa Luisa Antoniolli; la studentessa Ilaria Garampi. Modera il direttore di Radio 3 Rai, Marino Sinibaldi.

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Articolo 21 SINDACATO

L’inaugurazione della Fondazione Megalizzi a Trento il 14 febbraio

La Fondazione Antonio Megalizzi è stata costituita e fortemente voluta dalla Federazione nazionale della stampa a Trento. Un impegno nato dalla volontà di dare un seguito all’impegno di Antonio nel credere ad un’Europa unita e solidale su basi concrete nel promuovere una cultura della formazione, rivolta ai giovani che si vogliono avvicinare al giornalismo, e alla capacità di esprimere idee e concetti nell’ottica di una libertà di pensiero. Venerdì 14 febbraio la cerimonia ufficiale di presentazione nella Sala di rappresentanza Depero all’interno del Palazzo della Provincia di Trento. La decisione era stata presa esattamente un anno fa durante la ventottesima edizione del Congresso della FNSI a Levico Terme (Trento) che si era svolto  nel mese di febbraio del 2019 . Il presidente FNSI Giuseppe Giulietti fin dal primo istante ha creduto nella sua creazione e grazie al suo sostegno dimostrato nel trovare alleanze strategiche tra tutti gli enti fondatori: FNSI, la Provincia autonoma di Trento e il suo presidente Maurizio Fugatti, il Comune di Trento, l’Università, l’Usigrai (il Sindacato dei giornalisti Rai), Articolo 21, RadUni, il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige – Südtirol.

Giuseppe Giulietti aveva così dichiarato a Trento dopo le esequie solenni in Duomo: «Sono qui per rendere l’omaggio dei giornalisti italiani della FNSI e dell’ODG ad Antonio Megalizzi, un giovane che aveva nel cuore l’Europa unita, la solidarietà e la libertà di informazione. Lo ricorderemo dopo avere ascoltato i familiari, i suoi colleghi e i suoi amici, trovando il modo migliore per sostenere i suoi progetti professionali, di studio e di impegno etico e civile. Ci appare davvero essenziale che la sua testimonianza non venga dispersa e sia portata avanti da altri giovani che siano in grado di ripercorrere le sue orme». Egli ha anche sottolineato il coraggio civile della Famiglia Megalizzi che ha saputo trasformare il dolore in impegno di solidarietà, di legalità e di libertà.  Intervistato  Giuseppe Giulietti ha spiegato come sia importante il «compito di non commemorare ma di far vivere le idee e i progetti di Antonio dotati di straordinaria attualità per come operava nel contrastare le fake news che imperversano nelle produzioni giornalistiche. Le straordinarie testimonianze che ci ha lasciato sono riflessioni che dobbiamo fare nostre e diffondere consegnare al presidente del Parlamento europeo David Sassoli e alla senatrice a vita Liliana Segre, presidente della Commissione contro i linguaggi dell’odio. Nelle pagine ereditate da Antonio troviamo preziose indicazioni per riportare il giornalismo alla sua funzione essenziale: connettere parole e cose riportando al centro della nostra attenzione non la percezione della realtà, ma i numeri e la sostanza che definiscono la realtà».

Nel corso dei mesi precedenti i vertici della Federazione, Articolo 21, Usigrai, e Sindacato giornalisti, si sono incontrati spesso a Trento con la famiglia Megalizzi, intessendo un dialogo mediato dal segretario del Sindacato regionale dei giornalisti Rocco Cerone attraverso la consultazione con i rappresentanti istituzionali e politici della Provincia e Comune di Trento, e dell’Università. Nel corso di una visita alla Famiglia Megalizzi avvenuta pochi giorni fa il presidente Giulietti ha invitato i genitori di Antonio a Roma il 28, 29 febbraio e 1 marzo dove si svolgerà una manifestazione intitolata “Le parole non sono pietre” nella sede di Civiltà Cattolica e in altri luoghi in cui il dialogo è la base di ogni forma di convivenza civile, religiosa e democratica, promossa dall’Associazione Articolo21 alla quale parteciperanno anche le famiglie Rochelli, Cucchi, Siani e Impastato. Il prologo della presentazione della Fondazione avrà luogo giovedì 13 febbraio pomeriggio alle 15.30 con una cerimonia dove verrà svelata una targa intitolata alla memoria di Antonio Megalizzi presso la Facoltà di Lettere, dove un anno fa venne messo a dimora un ulivo in segno di pace. Nella stessa giornata alle ore 17, nella sala di rappresentanza del Comune di Palazzo Geremia, verrà presentato libro “Il sogno di Antonio” di Paolo Borrometi, (Solferino Editore), alla presenza dell’autore, di Marino Sinibaldi, direttore di Radio Rai 3 e del presidente Giuseppe Giulietti.

(Fonte: Articolo21)

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Lavoro SINDACATO

Conferenza dei Cdr: ‘Subito i tavoli su lavoro e Inpgi. Pronti a mobilitazione e sciopero’

I Comitati di redazione, riuniti con la Giunta Fnsi e le Assostampa, «si impegnano a sottoscrivere accordi che prevedano prepensionamenti solo se le assunzioni previste per legge siano assunzioni di giornalisti con contratto di lavoro giornalistico a tempo pieno», si legge, fra l’altro, nel documento approvato al termine dei lavori dell’assemblea.

La Conferenza nazionale dei Comitati e fiduciari di redazione, riunita a Roma il 9 gennaio 2020 insieme con la Giunta esecutiva della Fnsi e le Associazioni Regionali di Stampa, approva la relazione del segretario generale e ribadisce «la centralità del lavoro giornalistico e di una professione la cui libertà e indipendenza sono sotto attacco, anche a causa della minaccia all’indipendenza e sicurezza dell’Istituto di previdenza dei giornalisti». È quanto si legge nel documento finale approvato al termine dei lavori dell’assemblea.

«I Cdr, in prima linea nella difesa della categoria, chiedono che il governo si faccia carico della situazione gravissima in cui versa il mondo dell’informazione e ritengono indispensabile l’avvio immediato dei tavoli sul lavoro e sulla riforma dell’editoria chiesti dalla Fnsi e promessi dal governo, oltre che sull’allargamento della platea di chi contribuisce all’Inpgi», proseguono i Comitati di redazione.

Alla vigilia della nuova stagione di prepensionamenti voluti dal governo, i Cdr, si legge ancora, «si impegnano, insieme alla Federazione nazionale della Stampa italiana, a sottoscrivere accordi che prevedano prepensionamenti solo se le assunzioni previste per legge siano assunzioni di giornalisti con contratto di lavoro giornalistico a tempo pieno: i colleghi in uscita non dovranno essere rimpiazzati da lavoratori non giornalisti».

I Comitati di redazione, infine, «verificheranno con attenzione e rigore che le richieste di stati di crisi siano supportate da congrui dati di bilancio e che non si torni al meccanismo della lista di attesa che ha provocato in passato la corsa ai prepensionamenti» e chiedono alla segreteria e alla Giunta Fnsi, conclude il documento, «di mettere in campo tutte le azioni di mobilitazione e di lotta, fino alla convocazione dello sciopero generale, per sostenere l’avvio dei tavoli e impedire l’ulteriore indebolimento della professione e la distruzione dell’Inpgi e degli altri enti di categoria».

Fonte: FNSI

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Articolo 21 GRUPPI SINDACATO

Il bilancio 2019 di Articolo 21 e Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige

Il seguente articolo, a firma del coordinatore di Articolo 21 del Trentino Alto Adige Roberto Rinaldi, è uscito nei giorni scorsi sulla testata di Articolo 21, quale bilancio dell’attività effettuata durante il 2019. Nel testo, si riporta in sintesi l’impegno del presidio regionale, nazionale e del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige a favore della libertà di stampa e di espressione.

Il 2019 sta terminando, è tempo di fare un bilancio consuntivo delle attività svolte dal presidio di Articolo 21 di Trento e Bolzano, insieme al Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige – Südtirol . Un anno intenso dove la collaborazione in perfetta sinergia ha permesso di dare vita insieme a numerose iniziative. Un lavoro di squadra capace di organizzare manifestazioni a carattere nazionale, oltre ad essere presenti anche in numerose altre regioni dove è stato possibile allacciare dei rapporti di scambio culturale con altre realtà unite dallo stesso intento: difendere la libertà di pensiero e di stampa, lavorare per una società civile in cui includere tutti senza discriminazioni; contrastare i linguaggi dell’odio; favorire una maggiore coesione sociale; l’impegno per difendere i cronisti minacciati da chi cerca di impedire loro che vengano raccontate le notizie anche le più scomode. Il 2019 si è aperto con un evento di rilevanza straordinaria: il ventottesimo Congresso della Federazione nazionale della stampa “L’informazione non è un algoritmo. Libertà, diritti e lavoro nell’era delle fake news”, che si è svolto a Levico Terme dal 12 al 14 febbraio con il prologo l’11 febbraio nella sala del consiglio comunale, dedicato ai giornalisti sotto attacco, con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato il presidente FNSI Giuseppe Giulietti, Laura Viggiano e Roberta De Maddi di Articolo 21 ed il caposervizio cultura dell’Adige Fabrizio Franchi.

Le assise della categoria giornalistica sono state dedicate alla memoria di Antonio Megalizzi, ucciso in un attentato terroristico a Strasburgo il 14 dicembre 2018. Nel corso dell’inaugurazione dei lavori congressuali si è svolto anche l’incontro con la Famiglia Megalizzi ricevuti dal presidente Giulietti, dal segretario dell’Usigrai Vittorio Di Trapani, insieme al presidente di Articolo 21 Paolo Borrometi, e al segretario regionale Rocco Cerone, che è servito a lanciare l’idea di far nascere la Fondazione Antonio Megalizzi, pienamente operativa dal 23 dicembre 2019, con la concessione della personalità giuridica. Un obiettivo fortemente voluto dalla Federazione nazionale della stampa capofila di tutto il mondo del giornalismo, che ha visto il 7 giugno scorso, nella sala Depero del Palazzo della Provincia Autonoma di Trento, la presentazione della Fondazione, con tutti i rappresentanti del mondo del giornalismo insieme alla Famiglia Megalizzi che poi si è concretizzata con la firma dell’atto costitutivo davanti al notaio il 3 dicembre; siglata il giorno dell’antivigilia di Natale con il decreto del Presidente della Repubblica permettendo in modo ufficiale lo svolgimento delle attività previste dallo statuto. Considerata la complessità dell’iniziativa, l’obiettivo raggiunto entro il 2019 può essere considerato un successo corale della squadra che vi ha lavorato a supporto e a sostegno della Famiglia Megalizzi, per non far disperdere la memoria di Antonio e di conseguenza la memoria collettiva di valori e ideali che accomunano coloro che si sono impegnati nel perseguire con determinazione e caparbietà un fine difficile da raggiungere.

Nel corso dell’anno che si sta per concludere si sono susseguite molte adesioni a iniziative nazionali a cui il presidio di Articolo 21 del Trentino Alto Adige è stato invitato. Tra queste la partecipazione nel mese di marzo a Torino nel Teatro Astra per il convegno “La mafia dal sud al nord. Raccontare la mafia che cambia e le sue infiltrazioni” con l’intervento di Gian Carlo Caselli (ex procuratore della Repubblica a Palermo e Torino) che anticipava la visione dello spettacolo del Teatro delle Albe di Ravenna “Va pensiero” per la regia di Marco Martinelli e ispirato alle vicende del giornalista Donato Ungaro. La produzione teatrale verrà replicata nel mese di marzo del 2020 al Teatro Sociale di Trento dove andrà in scena preceduto da un dibattito al quale parteciperanno gli autori di “Va pensiero” Marco Martinelli ed Ermanna Montanari insieme al Procuratore della Repubblica di Trento Sandro Raimondi, Donato Ungaro, per discutere sulle infiltrazioni delle mafie anche in Trentino Alto Adige. L’evento (a cui saranno invitate le scuole superiori) è stato reso possibile dalla fattiva collaborazione tra il Centro servizi Santa Chiara, diretto da Francesco Nardelli, Teatro delle Albe, presidio Articolo 21 e Sindacato.

Nel mese di maggio si è svolta a Palazzo Geremia a Trento la prima manifestazione nazionale per la libertà di stampa alla vigilia proclamata come Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa, organizzata dal Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, del Veneto, del Friuli, Articolo 21 ed FNSI, alla quale hanno partecipato molti ospiti tra i quali Asmae Dachan, Fazila Mat, Donato Ungaro, Paolo Borrometi, Monica Andolfatto, Carlo Muscatello, Giuseppe Giulietti. In quella sede è scaturita la successiva iniziativa a corollario del Festival Smart Week City di Trento, con la tavola rotonda del 21 settembre in piazza Duomo dove il presidente di Articolo 21, Paolo Borrometi, uno dei 24 giornalisti italiani sotto scorta, è stato intervistato dal direttore dell’Adige Alberto Faustini sul tema della “Digitalizzazione dell’informazione: rischi, opportunità prospettive”.
Articolo 21 è stato presente, inoltre, a Verona per la presentazione del libro “Nazitalia” di Paolo Berizzi, l’inchiesta sulle formazioni neofasciste italiane. In platea era presente una delegazione della Federazione nazionale della Stampa italiana e di Articolo 21, guidata dal presidente Giuseppe Giulietti, che ha portato il saluto del Sindacato, anche a nome del segretario generale Raffaele Lorusso.

Ad affiancare Giulietti, Nicola Chiarini e Roberto Rinaldi, in rappresentanza rispettivamente dei sindacati dei giornalisti di Veneto e Trentino Alto Adige. Un modo per testimoniare vicinanza a Paolo Berizzi e sostegno all’iniziativa (alla quale sono intervenuti anche l’ex procuratore Guido Papalia e Carlo Verdelli, direttore responsabile di Repubblica, il quotidiano per cui scrive il giornalista sotto scorta per le minacce ricevute. Nella città scaligera Articolo 21 ha partecipato al corteo di protesta “Non una di meno: Verona città transfemminista” in occasione del World Congress of Families di Verona, il “Congresso delle Famiglie” e a “Nella mia città nessuno è straniero” per dire no ad ogni forma di razzismo, e sì ad una città solidale dove hanno partecipato il Centro per i Diritti del Malato e per il Diritto alla Salute – CESAIM – , Refugees Welcome Italia Onlus, la Federfarma di Verona, la CGIL Camera del Lavoro, Emergency gruppo di Verona. Il Coordinamento provinciale di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie di Verona.

Articolo 21 era presente anche al convegno “Come salvarci dalle Fake News” : un nuovo patto tra società, scuola ed informazione che si è tenuto a Rovereto durante il programma del Festival Nazionale sulla Formazione EDUCA. Alla tavola rotonda hanno partecipato Francesco Profumo, presidente della Fondazione Bruno Kessler di Trento, Manlio De Domenico, ricercatore presso la stessa FBK, Roberto Rinaldi in rappresentanza anche della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Giampaolo Pedrotti, responsabile dell’Ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento e presidente di Trentino Film Commission. Nel capoluogo della Regione durante il Film Festival della Montagna e rassegna Montagna Libri curata da Luana Bisesti e con la fattiva collaborazione del direttore della libreria Ancora di Trento, Simone Berlanda, è stato presentato il libro di Antonella Napoli Il mio nome è Meriam”. Sempre in rappresentanza di Articolo 21 e Sindacato Trentino Alto Adige a Rosignano Marittimo (in provincia di Livorno) la trasferta per il “Premio Cultura Politica Giovanni Spadolini” consegnato a Paolo Borrometi dal sindaco della precedente giunta Alessandro Franchi e dal presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia Cosimo Ciccuti.

Restando in Toscana la delegazione di Articolo 21 ha presenziato alla rassegna “Le vie del giornalismo” a Castagneto Carducci dove si sono svolte le presentazioni dei libri “Un morto ogni tanto” di Paolo Borrometi e “Rosso mafia. La n’drangheta a Reggio Emilia”, di Nando Dalla Chiesa organizzata dal Comune di Castagneto Carducci, assessorato alla Cultura, Biblioteca Comunale e Cooperativa Microstoria, e curata da Gianpaolo Boetti giornalista ex caporedattore de La Stampa e da Elisabetta Cosci (giornalista e vice presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti). In ottobre la presenza significativa a Ronchi dei Legionari (in provincia di Gorizia) per la Giornata dedicata alla libertà di stampa e di espressione, promossa dall’associazione culturale Leali delle Notizie di cui è presidente Luca Perrino. Una manifestazione di grande importanza e valore, aderente ai principi che hanno ispirato la nascita dell’associazione Leali delle Notizie: L’articolo 21 della Carta costituzionale italiana con l’intento di parlare anche delle negate libertà di stampa che, purtroppo, insanguinano tutto il mondo. Si è potuto assistere al conferimento della cittadinanza onoraria del comune di Ronchi dei Legionari, da parte dell’amministrazione comunale, al giornalista Matthew Caruana Galizia, (vincitore del Premio Pulitzer 2017), e figlio di Daphne Caruana Galizia: la giornalista maltese uccisa in un attentato nel 2017 alla quale, con il consenso della famiglia e l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo, l’associazione Leali delle Notizie ha dedicato un premio.

Un resoconto che al termine riporta allo spirito del luogo che sta legando fortemente le attività di Articolo21 e del Sindacato dei giornalisti: Levico, Trento, e alla stessa Regione Trentino Alto Adige, perché qui sono state gettate le basi per continuare con altri appuntamenti che vedranno in prima fila nel corso del 2020 questa terra con la presentazione del libro “Il sogno di Antonio” di Paolo Borrometi, della Fondazione Megalizzi, una sessione della Federazione Europea dei Giornalisti e l’assise nazionale del lavoro autonomo, precario, dei free lance, che costituisce l’ossatura e la nuova frontiera del giornalismo italiano. Levico aderirà anche all’iniziativa dell’Associazione Leali delle Notizie di Ronchi per ospitare la “panchina della libertà di stampa” che verrà collocata in primavera del 2020 e ad ospitare iniziative di carattere nazionale previste da Articolo 21.

Il sindaco di Levico Gianni Beretta parteciperà anche al Sinodo dei giornalisti ad Assisi in programma il 24, 24 e 26 gennaio 2020. Il suo gesto di allestire la vetrina del suo negozio con le foto dei giornalisti assassinati dedicando loro un “grazie” ritagliato nei principali quotidiani, in occasione del Congresso della FNSI, aveva suscitato un forte apprezzamento tra i delegati presenti. 47 anni, sposato con tre figli è da sempre impegnato in attività sociale e in politica. Lo abbiamo intervistato a fine anno in occasione degli auguri e per concordare insieme alla sua amministrazione comunale le future iniziative.